La fuoriuscita di petrolio in California

Le acque della costa californiana sono state danneggiate da una fuoriuscita di 80mila litri di petrolio, avvenuto nella località di Refugio State Beach
Lo scorso 19 maggio, la conduttura di un oleodotto è esplosa nella zona di Santa Barbara, in California, causando la fuoriuscita di almeno 80 mila litri di petrolio allo stato grezzo, direttamente nelle acque del Pacifico. Quando i volontari e gli addetti alla pulizia del sito hanno raggiunto il luogo dell’incidente, nel tentativo di contenere i danni, la macchia di petrolio si era già estesa per sei chilometri lungo la costa di Refugio State Beach a Goleta, in California.
Un operatore che lavorava nella conduttura sotterranea, ha riferito al Los Angeles Times che lo sversamento di petrolio è stato provocato da una serie di problemi meccanici che hanno costretto gli addetti ai lavori a chiudere il tratto in cui l’esplosione è avvenuta. L’oleodotto, appartiene alla compagnia Plains All American Pipeline con sede a Houston, in Texas. Darren Palmer, uno dei manager della società petrolifera, sostiene che l’oleodotto era già stato sottoposto a controlli due settimane prima dell’incidente, sebbene i risultati non siano giunti prima dell’esplosione di martedì; l’ultima ispezione risale al 2012.
I danni provocati alle specie marine e ai volatili che popolano la costa californiana sarebbero ancora incerti: squadre con il compito di setacciare la zona sarebbero già state inviate dal Dipartimento della Pesca e della Fauna Selvatica della California. Ciononostante l’entità del danno sembrerebbe essere gravissima: il Santa Barbara Office of Emergency Management, ha riferito che occorreranno più di tre anni per eliminare completamente lo sversamento.