Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa sta succedendo tra Turchia e Stati Uniti

Immagine di copertina

Il 4 ottobre le autorità turche hanno arrestato un dipendente del consolato statunitense a Istanbul accusato di spionaggio. Ankara e Washington stanno cercando di appianare le tensioni dopo lo scoppio di una vera e propria “guerra dei visti”

Turchia e Stati Uniti stanno cercando di appianare le tensioni scoppiate dopo l’arresto da parte delle autorità turche, il 4 ottobre scorso, di un dipendente del consolato statunitense a Istanbul.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La reazione di Washington all’arresto è stata dura, con la sospensione di richieste di visti di breve durata da parte della Turchia. Tra questi vi sono quelli per affari, studio e turismo. Esclusi invece quelli legati all’immigrazione.

In risposta alla decisione di Washington, Ankara ha ordinato a tutte le sue sedi consolari sparse negli Stati Uniti il blocco dell’emissione di permessi di soggiorno temporanei per non immigrati.

Le misure adottate rischiano di far precipitare nel caos i voli che uniscono i due paesi. In base a quanto diffuso dal The New York Times, però, non ci sarebbero state ancora conseguenze rilevanti sul traffico di passeggeri.

Le cause delle tensioni

Il cittadino turco arrestato, chiamato Metin Topuz, è accusato di essere una spia e di avere legami con Fethullah Gülen, il leader turco in esilio volontario negli Stati Uniti accusato da Erdogan di essere la mente dietro il fallito golpe del 15 luglio 2016.

Inoltre l’uomo sarebbe in contatto con Zekeriya Oz, il superprocuratore attualmente latitante accusato di aver manipolato l’inchiesta sulle tangenti di quattro anni fa per colpire Erdogan.

Secondo John Bass, ambasciatore statunitense ad Ankara, l’arresto di Topuz sarebbe “privo di qualsiasi fondamento”. Bass ha aggiunto: “L’arresto ha sollevato dubbi riguardo le reali intenzioni di alcuni funzionari, interessati a colpire i buoni rapporti tra i nostri due paesi”.

Il ministro Gul, commentando la vicenda ai microfoni del canale televisivo A Haber, ha detto che “processare un cittadino turco per un crimine commesso in Turchia” rientra pienamente nei diritti di Ankara.

Le tensioni tra i due paesi, oltre ad aver portato causato una “guerra dei visti”, hanno portato al crollo della lira turca, che ha registrato una perdita di più del 4 per cento sul dollaro negli ultimi giorni.

Nonostante i tentativi di distensione avanzati dal ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu, che ha chiesto di revocare la sospensione dei visti in quanto causa di “tensioni non necessarie”, e dallo stesso Recep Tayyip Erdogan, che nel corso di una conferenza stampa a Kiev ha lanciato segnali concilianti a Washington, un altro caso simile a quello di Topuz potrebbe allontanare ulteriormente una possibile soluzione.

Lunedì 9 ottobre, infatti, un altro dipendente del consolato statunitense a Istanbul è stato convocato dalla procura per essere sottoposto a un interrogatorio. La moglie e un figlio dell’uomo, identificato solo con le iniziali N.M.C., sono stati presi in custodia nella città turca di Amasya.

La crisi tra Turchia e Stati Uniti non dipende esclusivamente da questi recenti avvenimenti.

Vi sono diverse questioni aperte su entrambi i fronti: la decisione di Erdogan di incontrare i leader di Iran e Venezuela, due paesi iscritti nella blacklist di Washington, ha mosso più di qualche critica negli ambienti vicini alla casa Bianca, così come anche il riavvicinamento di Ankara a Mosca.

Da parte sua, la Turchia è critica nei confronti del sostegno americano ai curdi in Siria e della volontà di Washington di non rispondere alle richieste di estradizione per Fethullah Gülen, residente in Pennsylvania dal 1999.

Meno di un mese fa, il presidente statunitense Donald Trump aveva definito i rapporti tra i due paesi “amichevoli come non mai”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Ti potrebbe interessare
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Esteri / Le indiscrezioni sulle cure di Kate Middleton: “Tre settimane di chemio e trattamenti a casa”
Esteri / Ilaria Salis di nuovo in catene, gli amici minacciati fuori dal tribunale
Esteri / Oltre 32.500 morti a Gaza. Libano, Meloni visita i militari italiani: "La pace è deterrenza e impegno". Anp: domenica giurerà il nuovo governo. Politico: "Pentagono valuta di finanziare una forza di peacekeeping dopo la guerra". Netanyahu: "Ci prepariamo a entrare a Rafah"
Esteri / Il nuovo business di Donald Trump: vendere bibbie a 60 dollari l’una
Esteri / Altri 16 bambini e adolescenti rimasti feriti a Gaza arrivano in Italia
Esteri / Germania, Flixbus si ribalta vicino Lipsia: almeno cinque morti e diversi feriti
Esteri / La storia si ripete: si dovrà ancora lottare per essere ebrei. Steven Spielberg lancia l’allarme antisemitismo