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Tanzania: 207 morti nel traghetto ribaltato, recuperato un sopravvissuto

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Continua a salire il bilancio delle vittime de naufragio nel lago Victoria: arrestato il capitano della nave

È salito a oltre 200 morti il bilancio delle vittime del ribaltamento del traghetto Mv Nyerere nel lago Victoria, in Tanzania. Il bilancio aggiornato a sabato 22 settembre 2018 è di almeno 207 vittime, ma si tema che si possa arrivare a più di 300.

S&D

Nella sorpresa generale, tuttavia, sabato i soccorritori hanno trovato un sopravvissuto tra i rottami dell’imbarcazione.

Il fortunato superstite è un ingegnere, Augustine Charahani, riuscito a respirare grazie a una bolla d’aria all’interno del relitto, che continua ad affiorare a mezz’acqua ad appena qualche decina di metri dall’isola di Ukara, il punto d’approdo.

Con l’uomo tratto in salvo, le persone recuperate finora sono 41.

Il presidente della Tanzania, John Magufuli, ha ordinato l’arresto di tutte le persone del management del traghetto: “È chiaro che l’imbarcazione era sovraffollata” ha detto Magufuli, che ha indetto quattro giorni di lutto nazionale.

Il traghetto, che trasportava anche merci, è naufragato nel pomeriggio di giovedì 20 settembre.

Il lago Victoria è uno dei più grandi laghi del continente africano.

Al momento del ribaltamento l’imbarcazione era a soli 50 metri dalla banchina dove avrebbe dovuto attraccare, lungo la rotta tra le isole di Ukerewe e Ukara.

Sembra cha bordo ci fossero circa 400 passeggeri, nonostante una capacità massima di un centinaio di persone e 25 tonnellate di carico.

Secondo i primi accertamenti, a causare il disastro è stato appunto il numero eccessivo di passeggeri, ma la dinamica dell’accaduto è ancora confusa.

Stando a quanto riferito da vari testimoni, il capitano era distratto dal telefono e, avvicinandosi al porto, resosi conto che stava andando nella direzione sbagliata, ha imposto una brusca virata all’imbarcazione.

L’improvviso cambio di rotta ha fato cadere in mare molti passeggeri assiepati su un lato dell’imbarcazione che si è squilibrata e a quel punto è andata a picco.

Episodi simili si erano già verificati nella regione dei Grandi Laghi, dove spesso i traghetti trasportano più persone di quelle consentite.

La navigazione sul lago può essere difficile e avviene spesso con imbarcazioni vecchie e non in buone condizioni. I registri dei passeggeri sono spesso incompleti e le autorità locali tendono a non prendere in considerazione la sicurezza dei passeggeri.

Nel 1996 più di 700 persone erano morte nel naufragio di un battello che si stava dirigendo verso Mwanza.

Nel 2012, un’imbarcazione era affondata a largo di Zanzibar e nell’incidente erano morte 144 persone.

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