Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Regeni, il Parlamento europeo pressa l’Egitto: firmata la risoluzione per chiedere la verità

Immagine di copertina

Il Parlamento chiede agli Stati membri di porre fine all'export verso l'Egitto di tecnologie di sorveglianza che possono facilitare gli attacchi informatici contro i difensori dei diritti umani e gli attivisti, anche tramite i social media

Il Parlamento europeo “continuerà a esercitare pressioni sulle autorità dell’Ue affinché si impegnino con le loro controparti egiziane a accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni. I deputati ricordano anche che l’Egitto ha nuovamente respinto la richiesta della procura italiana di identificare gli agenti coinvolti nella scomparsa e morte del giovane ricercatore”.

È quanto si legge nella risoluzione firmata dal Parlamento europeo in cui si fa il punto sulla “situazione dei diritti umani in Egitto e si chiede lo stop delle esportazioni di tecnologie di sorveglianza”.

Il Parlamento chiede agli Stati membri di porre fine all’export verso l’Egitto di tecnologie di sorveglianza che possono facilitare gli attacchi informatici contro i difensori dei diritti umani e gli attivisti, anche tramite i social media.

In occasione della riunione del Consiglio di Associazione UE-Egitto prevista per il 20 dicembre 2018, il 13 dicembre il Parlamento europeo ha esortato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini e gli Stati membri a mantenere una posizione unitaria in materia di diritti umani e ad adottare sanzioni se il governo del Cairo continuerà a violare i diritti fondamentali.

“I deputati esprimono preoccupazione per la restrizione dei diritti fondamentali in Egitto, in una risoluzione approvata per alzata di mano. Solo da ottobre di quest’anno, sono stati arrestati 40 gli attivisti dei diritti umani”, si legge nel testo. 

Nella risoluzione si legge anche: “Si ricorda alle autorità egiziane la loro responsabilità per la sicurezza dei membri italiani ed egiziani del team legale che sta investigando sul caso di Giulio Regeni”.

“Sono felice che oggi il Parlamento europeo abbia adottato una risoluzione che afferma con forza la necessita’ di raggiungere la verita’ sul sequestro, la tortura e l’uccisione di Giulio Regeni”. Lo scrive Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati, su Facebook.

“Si tratta di un passo molto importante che va nella giusta direzione e per il quale ringrazio i parlamentari europei di tutti i gruppi e tutti i Paesi. La risoluzione – che ricorda la sospensione dei rapporti parlamentari della Camera dei deputati italiana nei confronti dell’assemblea egiziana – affronta la situazione dei diritti umani in Egitto chiedendo la liberazione immediata dei difensori dei diritti umani, fra cui Amal Fathy”, sottolinea.

“Evidenzia inoltre l’inerzia della procura egiziana nei confronti della procura italiana. Fin dal primo momento ho ricordato che la verita’ per Giulio Regeni, ricercatore italiano ed europeo, non avesse confini nazionali. Per questo il messaggio di oggi, forte e chiaro, è molto significativo: l’Europa tutta vuole questa verita’”, conclude.

Il 29 novembre, il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato “che la Camera dei deputati sospenderà ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo”.

Qui il riassunto di quanto sta accadendo tra Italia ed Egitto dopo lo scontro diplomatico sull’omicidio Regeni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi
Esteri / Brasile, porta il cadavere dello zio in banca per fargli firmare un prestito: arrestata
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi
Esteri / Brasile, porta il cadavere dello zio in banca per fargli firmare un prestito: arrestata
Esteri / Michel: “Iran è una minaccia non solo per Israele, va isolato”. Teheran: “Potremmo rivedere la nostra dottrina nucleare di fronte alle minacce di Israele”
Esteri / La scrittrice Sophie Kinsella: “Ho un cancro al cervello, sto facendo chemioterapia”
Esteri / Serie di attacchi di Hezbollah al Nord di Israele: 18 feriti. Tajani: “G7 al lavoro per sanzioni contro l’Iran”. Netanyahu: “Israele farà tutto il necessario per difendersi”
Esteri / Copenaghen, distrutto dalle fiamme gran parte dell’edificio della Borsa | VIDEO
Esteri / L’Iran minaccia l’uso di un’arma “mai usata prima”. L’Onu: “Sono 10mila le donne uccise a Gaza dall’inizio della guerra, 19 mila gli orfani”
Esteri / Stati Uniti, Trump: “Il mio processo è un attacco all’America”
Esteri / Iran a Onu invoca il diritto all’autodifesa. Macron: “Risposta sproporzionata. Isolare Teheran e aumentare le sanzioni”. Media: "Israele risponderà all’Iran, ma senza scatenare una guerra regionale"