Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:34
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Libia, cessate il fuoco chiesto da Erdogan e Putin: il governo Serraj dice sì, Haftar rifiuta

Immagine di copertina

L'appello alla fine delle ostilità per la mezzanotte di domenica 12 gennaio è stato accettato dal governo di accordo nazionale. Si attende adesso la risposta del generale Khalifa Haftar

Libia, governo Serraj dice sì al cessate il fuoco chiesto da Erdogan e Putin

Dalla Libia arrivano le prime risposte alla richiesta di cessate il fuoco di ieri, da parte di Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdoğan: il governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Serraj ha detto sì alla fine delle ostilità fissata per la mezzanotte di domenica 12 gennaio.

Il generale Khalifa Haftar, invece, ha respinto la proposta di cessate il fuoco in Libia avanzata ieri da Russia e Turchia. Lo ha annunciato il portavoce del sedicente Esercito nazionale libico, Ahmed al Mismari, come segnalano all’agenzia Ansa fonti da Bengasi. “Ringraziamo la Russia per il suo sostegno ma non possiamo smettere di combattere il terrorismo”, hanno riferito le fonti sintetizzando l’annuncio.

Il Consiglio presidenziale del governo, in una nota, ha affermato di accogliere “con favore qualsiasi appello alla ripresa del processo politico e ad allontanare lo spettro della guerra, in conformità con l’Accordo politico libico e il sostegno alla Conferenza di Berlino patrocinata dalle Nazioni Unite”.

Dopo il sì al cessate il fuoco in Libia da parte del governo riconosciuto dall’Onu, si attende adesso una risposta dall’altra forza in campo, in particolare dal generale Khalifa Haftar, autore nei giorni scorsi dell’offensiva sulla città di Sirte e sempre più vicino a circondare la capitale Tripoli.

L’incontro di Istanbul tra Putin ed Erdogan, dunque, si è rivelato molto importante ai fini di quello che potrebbe essere un passo avanti verso la fine dell’escalation di violenza in Libia. Il presidente russo e il suo omologo turco, nonostante appoggino rispettivamente Haftar e Serraj, hanno fatto un appello alla diplomazia che sembra ricevere i primi consensi.

Sempre ieri, anche l’Unione europea aveva provato a chiedere una soluzione diplomatica alla guerra in Libia. Serraj è stato a Bruxelles, mentre Haftar ha incontrato a Roma il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.

Leggi anche:
Libia: Conte incontra Haftar, Di Maio irritato con il premier per il suo protagonismo in politica estera
Libia, Erdogan invia i primi 35 soldati turchi: “Ruolo di coordinamento, non combatteranno”
Libia, le forze di Haftar puntano verso Misurata. Mosca: “Al Serraj ha riconquistato Sirte”
Di Maio: “In Libia e Iraq non esiste soluzione militare”. Ma il generale Graziano lo smentisce
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco