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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie dal Medio Oriente. Netanyahu verso il Cairo per la tregua a Gaza, ma il portavoce nega. Usa: “Cauto ottimismo, vicini ad accordo”. Siria: al Jolani annuncia scioglimento dei gruppi armati | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, martedì 17 dicembre

Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 17 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 17,00 – Siria: monito inviato Onu, “la guerra non è ancora finita” – “Il conflitto in Siria non è ancora finito”: è il monito che l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Geir Pedersen, ha lanciato mentre continuano gli scontri tra forze filo-curde e filo-turche nel nord del Paese. “Ci sono state ostilità significative nelle ultime due settimane, prima che fosse negoziato un cessate il fuoco di cinque giorni che è scaduto e sono seriamente preoccupato dalle notizie di un’escalation militare”, ha detto Pedersen “che potrebbe essere catastrofica”.

Ore 16,00 – Ufficio Netanyahu, il premier oggi è stato al confine con Siria – L’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivelato che oggi il premier si trovava sul Monte Hermon, al confine con la Siria, per fare il punto della situazione con il ministro della Difesa Israel Katz, il capo di Stato Maggiore delle Idf, Herzi Halevi, il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il capo del Comando Settentrionale, maggior generale Uri Gordin. Netanyahu “ha esaminato i preparativi delle Idf sul campo e ha stabilito le regole per la fase successiva”, ha affermato il suo ufficio, secondo quanto riporta il Times of Israel.

Ore 15,30 – Casa Bianca: “Cauto ottimismo, vicini ad accordo su Gaza” – “Riteniamo che ci stiamo avvicinando a un accordo di cessate il fuoco a Gaza “, “crediamo, e gli israeliani lo hanno detto, che ci stiamo avvicinando, e non c’è dubbio, ci crediamo, ma siamo anche cauti nel nostro ottimismo”. Lo dice il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, in un’intervista a Fox News. “Ci siamo già trovati in questa posizione in cui non siamo riusciti a tagliare il traguardo”, ha aggiunto Kirby che non ha risposto alla domanda se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si stesse recando al Cairo per dei colloqui.

Ore 15,00 – Reuters, ‘Netanyahu verso il Cairo’. Ma il portavoce nega – La Reuters scrive che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è in viaggio verso il Cairo per colloqui sul cessate il fuoco e sugli ostaggi nella Striscia di Gaza, così come riferiscono anche i media israeliani. Ma il portavoce del premier smentisce la notizia. Un viaggio di Netanyahu in Egitto farebbe pensare ad una tregua imminente: ieri è stata annullata l’udienza in cui oggi Netanyahu avrebbe dovuto testimoniare nel processo per corruzione a suo carico.

Ore 14,00 – Siria, Ong: “100mila corpi in una fossa comune vicino a Damasco” – Una fossa comune che potrebbe contenere i resti di oltre 100mila corpi è stata rinvenuta a 40 chilometri a nord di Damasco, nella località di al-Qutayfah. Lo riporta l’emittente al-Jazeera citando la stima fatta sul posto da Mouaz Moustafa, capo dell’organizzazione non governativa Syrian Emergency Task Force con sede negli Stati Uniti. Questa fossa comune si aggiunge ad altre 12 trovate a sud della Siria. In una di queste, scrive al-Jazeera, 22 corpi, tra cui quelli di donne e bambini, presentavano segni di torture e di un’esecuzione. “Queste fosse comuni custodiscono i segreti di 54 anni di dispotismo, torture e dittatura – ha detto Vall -. Questo è solo l’inizio”.

Ore 12,00 – L’Onu vuole una missione in Siria per indagare sui crimini e raccogliere prove – Il capo di un organo investigativo delle Nazioni Unite ha scritto alle nuove autorità siriane per esprimere la volontà di impegnarsi con loro e di recarsi in Siria per ottenere prove che potrebbero implicare alti funzionari del precedente governo, ha affermato martedì. I ribelli hanno spazzato via il presidente Bashar al Assad dal potere questo mese, aprendo prigioni e uffici governativi e sollevando nuove speranze di responsabilità per i crimini commessi durante la guerra civile siriana, durata più di 13 anni.

Ore 11,00 – Katz: “Israele manterrà il controllo militare di Gaza nel dopoguerra” – Israele manterrà il controllo militare nella Striscia di Gaza al termine della guerra in corso contro Hamas. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. ”Una volta che avremo sconfitto il potere militare e dominante di Hamas a Gaza, Israele controllerà la sicurezza a Gaza con piena libertà di agire, proprio come in Giudea e Samaria”, ha afferma to Karz riferendosi alla Cisgiordania. “Non permetteremo alcuna attività terroristica contro le comunità israeliane e i cittadini di Gaza. Non permetteremo un ritorno alla realtà precedente al 7 ottobre”, ha aggiunto citato dal Times of Israel.

Ore 9,00 – Arrivata a Damasco una delegazione francese – Una delegazione francese guidata dall’inviato speciale per la Siria, Jean-François Guillaume, è arrivata oggi a Damasco. Lo riferisce l’Afp. Nella capitale siriana per incontri con la nuova leadership è attesa anche una delegazione del Regno Unito.

Ore 8,00 – Siria: al Jolani annuncia scioglimento dei gruppi armati – Il capo della coalizione dominata dagli islamisti che ha preso il potere in Siria ha annunciato lunedì che i gruppi saranno “sciolti” e i loro combattenti integrati nell’esercito del nuovo potere che ha rovesciato Bashar al-Assad. “I gruppi saranno sciolti e i combattenti preparati a entrare nei ranghi del ministero della Difesa, e tutti saranno sotto la legge”, ha detto Abu Mohamed al-Jolani nelle osservazioni riportate dalla rete Telegram della coalizione guidata dal gruppo radicale sunnita Hayat Tahrir al-Sham (HTS).

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