Israele approva l’alimentazione forzata dei prigionieri in sciopero della fame
Nonostante l'opposizione dell'Associazione dei medici israeliani, il parlamento di Israele ha approvato una legge che consente l'alimentazione forzata in carcere
Dopo un lungo e acceso dibattito, il 30 luglio il parlamento israeliano ha approvato una legge che autorizza l’alimentazione forzata dei prigionieri in sciopero della fame.
Il decreto è stato approvato con 46 voti a favore e 40 contrari. La nuova legge è stata fortemente criticata dall’Associazione dei medici israeliana, secondo cui l’alimentazione forzata costituisce una vera e propria forma di tortura.
Un medico esperto in materia ha paragonato la nuova legge a uno stupro, definendola una pratica contraria a qualsiasi principio etico.
La legge era stata proposta perché si teme che i palestinesi che conducono scioperi della fame in carcere possano poi morire, scatenando ondate di proteste in Cisgiordania e a Gerusalemme.
“Va contro la convenzione di Ginevra e la legislazione umanitaria internazionale, e legalizza una forma di tortura nei confronti di detenuti che protestano in modo pacifico”, ha detto ad Al Jazeera Issa Qaraqe, capo della Commissione palestinese dei prigionieri.