Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Iran: giustiziata Zeinab Sekaanvand, la sposa-bambina curda che uccise marito

Immagine di copertina
Credit: Amnesty

La ragazza è stata condannata a morte quando aveva 17 anni per l'omicidio dell'uomo che era stata costretta a sposare a 15 anni

Il 2 ottobre è stata giustiziata in Iran la ragazza di 24 anni di origine curda, Zeinab Sekaanvand, arrestata ancora 17enne e condannata a morte per l’omicidio di suo marito, che fu costretta a sposare quando aveva ancora 15 anni.

A dare la notizia è stata la ong curda Hangaw Organization for Human Rights, che ha specificato che le autorità iraniane hanno eseguito altre 4 condanne a morte di cittadini di origine curda accusati di omicidio nella stessa giornata.

La morte di Zeinab Sekaanvand è stata anche confermata da Amnesty International.

La ragazza aveva 17 anni al momento della morte del marito, che era stata costretta a sposare quando lei ne aveva 15. Dopo essere stata arrestata, Zeinab avrebbe confessato l’omicidio, dichiarando che l’uomo l’avrebbe sottoposta da mesi ad abusi fisici e verbali e avrebbe rifiutato la sua richiesta di divorzio. Lei aveva più volte denunciato il marito, ma nessuna indagine era stata aperta a suo carico.

La sentenza di condanna nei suoi confronti risale a ottobre 2014, ma l’esecuzione era stata rinviata quando Zeinab si è risposata con un prigioniero in carcere ed era rimasta incinta.

Il 30 settembre la ragazza aveva partorito ma il bambino è nato morto: i medici avevano spiegato che il neonato sarebbe deceduto due giorni prima a causa di un forte shock, in concomitanza con l’esecuzione della compagna di cella di Zeinab.

La ragazza è tornata in carcere il giorno dopo il parto e non le è stato permesso di vedere un medico per l’assistenza post-parto o un supporto psicologico.

“Non solo Zeinab era minorenne al momento del reato, ma il suo processo era stato gravemente irregolare. Aveva avuto assistenza legale solo nelle fasi finali del procedimento, nel 2014, quando aveva ritrattato la confessione, resa a suo dire dopo che agenti di polizia l’avevano picchiata su ogni parte del corpo”, si legge nella denuncia di Amnesty.

“Il 29 settembre la donna era stata trasferita nel reparto ospedaliero della prigione di Urmia per essere sottoposta a un test di gravidanza, risultato negativo il giorno dopo. Di conseguenza, la direzione della prigione aveva contattato la famiglia per segnalare che l’ultima visita era stata fissata per il primo ottobre. Qui, i suoi parenti avevano appreso che l’esecuzione sarebbe avvenuta il giorno dopo”.

Amnesty ha anche sottolineato che l’Iran ì l’unico paese che prevede la condanna a morte per chi è ancora minorenne quando compie un reato.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Esteri / Le indiscrezioni sulle cure di Kate Middleton: “Tre settimane di chemio e trattamenti a casa”
Esteri / Ilaria Salis di nuovo in catene, gli amici minacciati fuori dal tribunale
Esteri / Oltre 32.500 morti a Gaza. Libano, Meloni visita i militari italiani: "La pace è deterrenza e impegno". Anp: domenica giurerà il nuovo governo. Politico: "Pentagono valuta di finanziare una forza di peacekeeping dopo la guerra". Netanyahu: "Ci prepariamo a entrare a Rafah"
Esteri / Il nuovo business di Donald Trump: vendere bibbie a 60 dollari l’una
Esteri / Altri 16 bambini e adolescenti rimasti feriti a Gaza arrivano in Italia
Esteri / Germania, Flixbus si ribalta vicino Lipsia: almeno cinque morti e diversi feriti