Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il brutale dittatore ceceno alle porte di Kiev: “Arrendetevi o vi finiremo” Chi è Ramzan Kadyrov, il temibile alleato di Putin?

Immagine di copertina

Il brutale dittatore ceceno alle porte di Kiev: “Arrendetevi o vi finiremo”

Il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, fedelissimo di Putin, si trova ormai alle porte di Kiev. Lo ha reso noto in un videomessaggio pubblicato ieri in un orfanotrofio a Gostomel, a 20 chilometri dalla capitale insieme alle sue temutissime unità paramilitari, le Kadyrovtsy, venute in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti sulla guerra) con l’obiettivo dichiarato di “tagliare la testa” al governo ucraino.

“L’altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino”, ha affermato nel video postato sul suo canale Telegram, esortando le forze ucraine ad arrendersi o “vi finiremo”.

Nel video rivolto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kadyrov ha aggiunto che le sue unità d’élite potrebbero già trovarsi dentro la capitale dicendo di essere pronto a colpire “da un minuto all’altro. “Non venire a cercarci,” ha annunciato in tono di sfida, “saremo noi a trovarti. Vi conviene arrendervi e unirvi a noi, prima che vi finiremo noi. L’offerta è ancora valida, ma non per molto.”

Kadyrov, figlio dell’ex presidente Akhmad Kadyrov, è un ex ribelle diventato alleato del Cremlino dopo essere stato insediato nel 2007 dallo “zar” Putin a capo della Repubblica di Cecenia, che governa con il pugno di ferro. Accusato da diverse Ong internazionali di gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica del Caucaso, pochi giorni fa ha affermato in un messaggio audio che la guerra non sta andando per il verso giusto perché i metodi utilizzati non sarebbero “abbastanza brutali,” e rivolgendosi al presidente russo gli ha chiesto di “chiudere un occhio davanti a tutto per consentirgli di farla finita in un paio di giorni.”

Le forze paramilitari al suo comando, già inviate da Putin nel Donbass nel 2014, sono tristemente note per i loro metodi brutali e sono accusate da più parti di essere responsabili di crimini di guerra a partire dalla seconda guerra cecena e in Cecenia negli ultimi anni. Secondo le stime degli analisti Kadyrov avrebbe a disposizione non meno di 5mila soldati guidati da Adam Delimkhanov, membro della Duma di Stato della Russia dal 2014 che ha attraversato già due campagne militari dimostrando forti capacità e un tenace spirito di combattimento.

Nelle ultime settimane le Kadyrovtsy avrebbero tentato di uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky almeno tre volte, ma secondo Kiev, grazie a una soffiata proveniente dai servizi segreti del Fsb, le forze ucraine hanno potuto eliminare i commandi ceceni, sventando gli attentati. Il governo ucraino ha messo una taglia su Kadyrov e l’ex parlamentare Evgeny Rybchinsky ha offerto 16 ettari di terreno vicino a Kiev a chiunque riesca a eliminare fisicamente il temibile dittatore.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”