I nudi di Schiele a Londra
La Courtauld Gallery ospita la mostra, Egon Schiele: the radical nude, dedicata alle opere dell'artista austriaco
Fino al 18 gennaio 2015 rimarrà aperta al pubblico, presso la Courtauld Gallery di Londra, la mostra Egon Schiele: the radical nude, dedicata al pittore austriaco Egon Schiele.
L’esposizione si focalizza sui nudi, uno dei temi principali e più ricorrenti tra le opere dell’artista.
Egon Schiele è nato a Tulln, in Austria, a pochi chilometri da Vienna nel 1890. Dai suoi quadri, soprattutto i nudi, sia maschili che femminili, emerge un rapporto estremamente complesso con le donne, principali soggetti delle sue opere.
Ciò sì può notare nelle pose esplicite delle donne ritratte e nella ossessione dell’artista per le loro parti intime, così come per diversi dettagli e accessori, tra cui le calze, indumento spesso indossato dalle modelle che ritrae.
Schiele matura artisticamente nell’ambito della Secessione Viennese, il movimento artistico austriaco che ruppe con la tradizione accademica del passato, di cui fanno parte gli architetti Otto Wagner, Adolf Loos e e il pittore Gustav Klimt.
Una corrente che si sviluppa in una Vienna ricca di fermenti culturali, dove lavorano tra gli altri anche il padre della psicanalisi Sigmund Freud e il musicista Gustav Mahler, personalità che come Schiele (e anche Klimt) hanno posto la sessualità al centro del proprio lavoro.
L’arte di Schiele è caratterizzata anche da tratti fortemente espressionisti, così come quelli del pittore, suo coevo e conterraneo cui spesso è associato, Oskar Kokoshka. Schiele morì a soli 28 anni nel 1918, ucciso dall’epidemia di influenza spagnola che colpì duramente l’Europa.
La fortuna dell’artista non arrivò immediatamente, visto che per anni il suo lavoro rimase conosciuto solo a pochi. Fu solo negli anni Settanta che Rudolf Leopold, un medico che per cifre modeste aveva negli anni acquistato un gran numero di opere di Schiele, fece uscire un catalogo a lui dedicato. Da quel momento, i dipinti dell’artista divennero noti in tutto il mondo, e sono tuttora tra i più riprodotti.
Qui alcune opere esposte alla mostra