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Francia: Emmanuel Macron riceve a Parigi il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa

Immagine di copertina
Il presidente francese Emmanuel Macron e il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharah. Credit: JEANNE ACCORSINI/SIPA / ZUMAPRESS.com / AGF

È la prima visita ufficiale in Europa del leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham dopo i viaggi in Turchia e Arabia Saudita

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, riceve oggi a Parigi il nuovo leader della Siria, Ahmad al-Sharah, per la sua prima visita in Europa, malgrado le crescenti preoccupazioni sulla coalizione salita al potere a Damasco dopo la fuga dell’8 dicembre scorso del dittatore Bashar al-Assad.

Il presidente, ha fatto sapere oggi l’Eliseo in una nota, “ribadirà il sostegno della Francia alla costruzione di una nuova Siria, libera, stabile e sovrana, che rispetti tutte le componenti della società”. Macron, inoltre, ribadirà “le sue richieste al governo siriano, in primo luogo la stabilizzazione della regione, in particolare del Libano, e la lotta al terrorismo”.

L’invito di Parigi alla nuova leadership di Damasco risale all’inizio di febbraio ma poi, a fine marzo, la visita era stata subordinata dall’Eliseo alla formazione di un governo inclusivo e a una serie di garanzie sulla sicurezza della Siria. Da quando ha preso il potere a dicembre scorso, la coalizione guidata da Ahmad al-Sharah, che si compone anche di gruppi ed ex combattenti legati a vario titolo ad al-Qaeda e al sedicente Stato Islamico (Isis), ha presentato un volto rassicurante alla comunità internazionale, ricevendo diversi appelli a rispettare le libertà e a proteggere le minoranze, colpite negli scorsi mesi da veri e propri pogrom, con l’obiettivo di farsi revocare tutte le sanzioni imposte in passato al governo di Bashar al-Assad. Lo stesso al-Sharah, da tempo leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham, ex branca di al-Qaeda in Siria, è ancora soggetto a una serie di restrizioni imposte dalle Nazioni Unite, che però non gli hanno finora impedito di recarsi in visita ufficiale in Turchia e Arabia Saudita.

LEGGI ANCHE: [La caduta del regime non basta, dopo 14 anni di guerra la Siria è allo stremo. L’appello dell’Unhcr su TPI: “Non lasciamo svanire la speranza”]
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