In Egitto c’è l’unica orchestra composta da sole donne non vedenti
Formata da 44 musiciste tutte affette da cecità e disabilità visive, l'orchestra Al Nour Wal Amal è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo
La memoria è l’unico mezzo di cui si servono per eseguire idealmente i brani classici durante i loro concerti. A ciò si somma la forza d’animo e la grande determinazione che le caratterizza ogni volta che calcano i palcoscenici di mezzo mondo. Loro sono le 40 musiciste non vedenti che compongono l’orchestra egiziana dell’associazione Al Nour Wal Amal (letteralmente “Luce e speranza”).
Con il duro lavoro quotidiano, queste donne affette da cecità non solo hanno imparato a suonare ogni genere di strumento musicale, ma sono diventate così brave da essere invitate a esibirsi in tutto il mondo. Finora hanno attraversato tutti e cinque i continenti e hanno suonato in 25 paesi.
L’associazione Al Nour Wal Amal affonda le sue radici storiche nel 1954, anno della sua fondazione. Nata con l’intento di offrire protezione, cura e istruzione alle donne egiziane meno fortunate, ancora oggi a distanza di sessantadue anni organizza corsi professionali e crea opportunità di lavoro aiutando le donne in difficoltà a integrarsi nella società. Attualmente è composta da 300 donne.
Originariamente l’associazione non contava alcuna scuola di musica, né corsi di educazione musicale con scopi aggregativi e sociali. L’idea di fondare un gruppo di persone dedite all’apprendimento della musica nacque nel 1961 grazie a una delle leader dell’organizzazione di allora, Istiklal Radi, la quale si servì del supporto dell’ex presidente dell’Accademia delle arti nonché ex preside del conservatorio del Cairo, Samha El Kholy, per creare un istituto per l’insegnamento della musica su base accademica.
Qualche anno più tardi nacque l’orchestra che successivamente divenne la parte più importante dell’associazione. Dai primi anni Ottanta, i suoi componenti iniziarono a promuovere tour a livello internazionale, a viaggiare ininterrottamente toccando 18 paesi nel mondo, conquistando un pubblico sempre più ampio.
Il repertorio dell’orchestra tutta al femminile è piuttosto vario. Le orchestrali spaziano dai brani classici di Mozart e Bach, sino alle musiche orientali della propria tradizione. Tutti eseguiti a memoria. Per ovvie ragioni, l’orchestra non prevede un direttore ma le musiciste eseguono i loro brani a braccio. L’unico segnale che dà loro il via è il rumore di una bacchetta su una superficie di legno.
La lunga storia dell’Orchestra Al Nour Wal Amal
L’orchestra iniziò a percorrere la sua lunga strada dapprima con un gruppo di 15 musicisti non vedenti. La loro musica veniva suonata esclusivamente per intrattenere i membri dell’associazione.
Dopo qualche anno dalla sua fondazione, l’orchestra ebbe anche modo di esibirsi nei teatri del Cairo. E da lì fu un crescendo di successi.
I musicisti venivano invitati nelle scuole, nelle università, negli alberghi e perfino nei club privati o nelle ambasciate. Man mano che il tempo passava, l’orchestra acquisiva maggiore popolarità e ai vecchi componenti si sostituivano le generazioni successive. Anche il numero degli orchestrali aumentava. Alla fine degli anni Ottanta si contavano 30 membri.
L’orchestra Al Nour Wal Amal passò così dai teatri più importanti del Cairo a quelli fuori dai confini egiziani. Il primo tour fece tappa a Vienna, in Austria, e in seguito le loro performance giunsero anche in Grecia e in altri 24 paesi nel mondo, guadagnando progressivamente fama internazionale e riconoscimenti a livello mondiale.
Fino a oggi, l’orchestra si è esibita in Europa, nei paesi arabi, in quelli africani e asiatici, arrivando anche in Canada e in Australia.
Attualmente, essa è composta da musicisti di quarta generazione, ovvero da ragazze e bambine affette da cecità di diverse età, ma anche da scolari e studenti universitari. Durante i corsi di musica che si tengono una o due volte a settimana, le nuove leve imparano tecniche e metodi speciali per poter eseguire i loro brani, attraverso il codice braille e senza dipendere da un direttore d’orchestra.
Ciascun musicista impara a memoria la propria parte a seconda dello strumento suonato, come archi, ottoni, percussioni o strumenti a fiato.
In Egitto, l’orchestra si è esibita per un pubblico variegato: nelle scuole, nelle università, nelle ambasciate, nei teatri e in occasione di importanti conferenze, davanti a capi di stato e di governo. Il loro repertorio comprende opere di Mozart, Bizet, Mendelssohn, Ravel, Purcell, Katchaturian, Weber, Tchaikovsky, Abu-Bakr Khairat, Gamal Abdel Rehim, El Sonbaty e altri compositori, sia stranieri che egiziani.
Essa è l’unica al mondo interamente composta da musiciste non vedenti che suonano musica classica occidentale e brani orientali.
Dopo la rivolta egiziana del 25 gennaio 2011, anche l’orchestra ha subito una battuta d’arresto. Prima di quella data, l’orchestra si esibiva regolarmente ogni mese, viaggiava all’estero ogni anno e poteva contare su donatori che sostenevano l’associazione attraverso delle raccolte fondi.
“Dopo la rivoluzione, l’organizzazione si è trovata in gravi difficoltà. La maggior parte dei nostri donatori hanno lasciato il paese, mentre gli altri rimasti in Egitto non possono più permettersi di aiutarci”, ha raccontato in un’intervista la presidentessa dell’associazione, Amal Fikry.
La battuta d’arresto dell’economia nazionale legata a una forte instabilità politica hanno avuto ripercussioni su coloro che sostenevano con donazioni l’orchestra e tutta l’associazione. La scarsità di denaro ha inoltre fortemente limitato l’acquisto di nuovi strumenti musicali, il finanziamento di viaggi all’estero e la promozione di iniziative rimaste in fase di stallo. A questo si somma il mancato supporto del governo, nello specifico del ministero della Cultura, che non ha stanziato fondi e risorse vitali per attività culturali.
Nonostante le difficoltà a reperire fondi, l’associazione e la sua orchestra continuano a sopravvivere offrendo alle donne emarginate delle opportunità concrete. Come è successo a Mahassan Mohamed, una donna di 30 anni.
Nata da una famiglia beduina originaria di Ismailia, Mahassan non aveva mai frequentato la scuola ed era pertanto cresciuta nell’analfabetismo sino all’età di 15 anni. Un giorno si rivolse all’associazione per chiedere un aiuto. Qui ebbe modo di imparare a suonare, ma non solo.
Mahassan è riuscita a conseguire una laurea, ha viaggiato per gli Stati Uniti dove ha preso un master e attualmente è impegnata in un dottorato di ricerca presso la Syracuse University di New York.
“Ancora una volta l’Egitto, nonostante le difficoltà, sta facendo la storia e tutto ciò dimostra come le donne possono aver successo nonostante la disabilità”, ha concluso uno dei membri dell’orchestra Al Nour Wal Amal.