Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Condanna pacifica

Immagine di copertina

La leader del narcotraffico messicano Sandra Avila Beltràn tornerà a casa tra una settimana

Sandra Avila Beltran, conosciuta per essere una delle prime donne a capo di un commercio internazionale di droga, sarà libera la prossima settimana dopo 70 mesi di carcere scontati tra il Messico e gli Stati Uniti.

S&D

Anche se solo ieri un tribunale americano l’ha condannata a 5 anni e 10 mesi di prigione, il patteggiamento operato dai suoi avvocati fa si che la sentenza risulti retroattiva, e che il periodo previsto venga calcolato a partire dal suo ultimo arresto, avvenuto in Messico nel 2007.

Sandra ha una storia nel traffico di droga tra America Latina e Stati Uniti degna del soprannome che le è stato affibiato: “La Regina del Pacifico”.

E’ nata nel 1960 a Baja California, in Messico, nella famiglia di Rafael Caro Quinterno, ex leader di un clan che negli anni Ottanta portava mariujana e cocaina dal Messico agli Stati Uniti. Si è sposata per due volte con ex poliziotti diventati narcotrafficanti e poi morti assassinati, tra cui Juan Diego Espinoza Ramírez, ovvero “La Tigre”, nota figura del Cartello Colombiano “Norte del Valle“.

Il ritrovamento, nel 2001, di nove tonnellate di cocaina su una nave attraccata nel porto messicano di Colima portò la polizia sulle sue tracce, poichè il marito Ramirez era coinvolto nella partita di droga.

Nel 2007, Beltran è stata arrestata a città del Messico con l’accusa di riciclaggio di denaro e cospirazione per traffico di stupefacenti e poi estradata negli Stati Uniti nel 2012.

In tutti questi anni Sandra si è sempre dichiarata innocente, spacciandosi per semplice commerciante di vestiti dedita ai lavori domestici.

Secondo le aurorità messicane gli affari domestici riguardavano piuttosto la costruzione del cartello di droga Sinaloa, definito dall’intelligence statunitense come “il gruppo criminale più potente del Messico”, responsabile di aver importato e distribuito negli Stati Uniti quasi 200 tonnellate di cocaina e grandi quantità di eroina tra il 1990 e il 2008. 

La sentenza di ieri del tribunale americano la incolpa di aver aiutato Diego Ramirez a evadere la giustizia.

Ma il suo ultimo arresto risale al 28 settembre del 2007, e risulta così che la Beltran abbia già trascorso i cinque anni e 10 mesi in carcere previsti, che le lasciano da scontare solo un’altra settimana.

Il prossimo week end, dunque, poco dopo la sua ultima condanna, la Regina del Pacifico potrà tornare a casa

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini