Brexit, scontro a Bruxelles tra Juncker e Theresa May | VIDEO
Il Consiglio europeo ha respinto la richiesta del Regno Unito di riaprire le trattative sulla Brexit.
Una decisione che, come si vede dal video, ha fatto infuriare la premier britannica Theresa May: inutili i tentativi di Jean-Claude Juncker di calmarla, mettendole la mano sul braccio.
“Mi hai chiamato nebulosa”, sembra dire May al presidente della Commissione Europea, che ne aveva pubblicamente criticato l’approccio alla trattativa.
Dal Consiglio Europeo no a un nuovo accordo su Brexit
L’accordo di uscita del Regno Unito dall’Unione europea siglato il 25 novembre “non è aperto a una rinegoziazione”.
È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio dei capi di Stato e di governo Ue su Brexit. “Il Consiglio europeo riconferma le sue conclusioni del 25 novembre 2018, in cui ha approvato l’accordo di ritiro e ha approvato la dichiarazione politica” si legge nelle conclusioni “l’Unione tiene fede a questo accordo e intende procedere con la sua ratifica”.
Nel suo messaggio ai 27 leader dell’Ue durante la cena di ieri sera Theresa May aveva chiesto che, per non correre il rischio di una Brexit senza accordo “accidentale”, i leader dell’Unione Europea “devono fornire assicurazioni che il Regno Unito non rimarrà in una trappola da cui non può scappare”.
May ha ribadito la richiesta di asssicurazioni che il Regno Unito non si troverà legato all’Ue a tempo indeterminato attraverso il “backstop” per evitare il ritorno della frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord.
Secondo May, un pacchetto di assicurazioni dell’Ue può “cambiare la dinamica” alla Camera dei comuni, dove non attualmente non c’e’ una maggioranza per sostenere l’accordo. Ma il primo ministro britannico ha anche lanciato una velata minaccia sul pericolo di un’uscita senza accordo.
“Dobbiamo cambiare la percezione che il backstop possa essere una trappola da cui il Regno Unito non puo’ scappare. Fino a che non lo faremo, l’accordo – il nostro accordo – è a rischio”, ha detto May ai leader.
“Non è nell’interesse di nessuno di noi correre il rischio di un mancato accordo accidentale con tutto il caso che questo porterebbe o permette che questo si trascini ulteriormente”. Il premier britannico ha ribadito che “con le assicurazioni giuste questo accordo può essere approvato” dal Parlamento.