Dopo la Brexit il partito laburista inglese è nel caos
Nei Labour in molti vorrebbero rimuovere dall'incarico Jeremy Corbyn, che deve fare i conti con le dimissioni annunciate in una lettera dal suo ministro della Salute
Un ministro ombra lascia l’incarico in polemica con il segretario del partito laburista Jeremy Corbyn, un altro, invece, viene cacciato dallo stesso Corbyn, mentre in agenda, lunedì 27 giugno, è in programma un dibattito per sfiduciare il leader dei Labour e chiederne le dimissioni.
Il terremoto post Brexit colpisce in pieno il partito laburista britannico e soprattutto Jeremy Corbyn, accusato di aver sostenuto con scarso impegno e messaggi tardivi il voto per rimanere nell’Unione europea.
“È con il cuore pesante che le scrivo per rassegnare le mie dimissioni. Il risultato del referendum della scorsa settimana mette di fronte la nostra nazione a una serie di sfide senza precedenti”, si legge nella lettera di dimissioni presentate domenica 26 giugno dal ministro della Salute laburista Heidi Alexander.
“Coloro che saranno colpiti con maggior forza dallo shock che seguirà l’abbandono dell’Unione europea da parte del Regno Unito, avranno bisogno di un’opposizione forte, come le comunità che temono un aumento dell’intolleranza, dell’odio e delle divisioni”.
“Ma soprattutto, la nostra nazione ha bisogno di un’opposizione efficace nei confronti del governo e che sia capace di sviluppare un’alternativa credibile nei confronti di un partito conservatore sempre più orientato a destra”.
“Non credo che lei sia in grado di delineare la risposta che il nostro Paese chiede. E ritengo che, se dobbiamo dare forma al prossimo governo, un cambio di leadership sia essenziale”, conclude Heidi Alexander.
La lettera arriva poche ore dopo la decisione da parte di Jeremy Corbyn di far fuori il ministro degli Esteri del governo ombra, Hilary Benn, accusato, dopo le rivelazioni dell’Observer, di aver ordito un ‘golpe’ interno contro lo stesso Corbyn.
Inoltre, lunedì 27 giugno il gruppo parlamentare dei Labour discuterà sulla mozione di sfiducia contro Jeremy Corbyn presentata venerdì da due deputate, Margaret Hodge e Ann Coffey. Il risultato non è vincolante per il segretario, ma la sensazione una spaccatura inconciliabile all’interno del partito diventerebbe ancora più drammatica.
(Qui sotto la lettera scritta e firmata dal ministro della Salute laburista Heidi Alexander)