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Home » Esteri

Afghanistan, razzi su palazzo presidenziale nel giorno della Festa del Sacrificio

Immagine di copertina
Credit: AFP PHOTO / NOORULLAH SHIRZADA

I talebani hanno lanciato almeno nove razzi da una casa nei pressi del palazzo presidenziale mentre il presidente Ashraf Ghani pronunciava il suo messaggio alla nazione in diretta tv in occasione dell’Eid a-Adha

Nella mattina di martedì 21 agosto, un gruppo di miliziani talebani ha lanciato numerosi razzi sull’aerea di Kabul mentre il presidente Ashraf Ghani pronunciava il suo messaggio alla nazione in diretta tv in occasione dell’Eid a-Adha (festa del Sacrificio o festa del montone).

A dare la notizia è stata la polizia afghana. Al momento non risultano vittime o feriti. Sono almeno nove i razzi caduti vicino alla zona diplomatica.

Secondo la polizia il primo razzo è caduto vicino al palazzo presidenziale mentre il secondo nelle vicinanze di una struttura della Nato e dell’ambasciata americana.

L’attacco sarebbe stato lanciato da una casa che è stata prima circondata dalle forze di sicurezza afghane e poi distrutta con un bombardamento aereo.

Poco dopo ci sono stati combattimenti nella capitale afghana con le forze di sicurezza che finora hanno ucciso o ferito due miliziani.

Il portavoce del ministero dell’Interno, Najib Danish, ha confermato che “un gruppo di terroristi ha preso il controllo di un edificio a Reka Khana e ha sparato diversi missili su Kabul”.

Sabato il presidente afghano, Ashraf Ghani, aveva annunciato un nuovo cessato il fuoco a partire da ieri per la durata di tre mesi a condizione che i talebani lo rispettassero.

Lunedì 20 agosto, i talebani hanno fermato tre autobus su una strada vicino a Khan Abad e sequestrato i passeggeri, tra cui donne e bambini.

Secondo Ayubi, i talebani cercavano impiegati del governo o membri delle forze di sicurezza. Per ora solo 149 delle 170 persone prese in ostaggio sono state liberate.

L’imboscata è avvenuta all’indomani della proposta di cessate il fuoco di tre mesi, lanciata dal presidente Ashraf Ghani e a cui i talebani non hanno ancora ufficialmente risposto.

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