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Afghanistan: secondo l’intelligence Usa i talebani potrebbero prendere Kabul entro 90 giorni

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Persone attendono la riapertura del confine tra Afghanistan e Pakistan, chiuso dai talebani dal lato afghano. Credit: EPA/AKHTER GULFAM

Afghanistan: secondo l’intelligence Usa i talebani potrebbero prendere Kabul entro 90 giorni

In Afghanistan continua l’avanzata dei talebani, che potrebbero arrivare prendere la capitale Kabul entro 90 giorni, tornando al potere 20 anni dopo essere stati deposti dall’intervento militare guidato dagli Stati Uniti. È la previsione dell’intelligence statunitense, secondo cui i combattenti talebani potrebbero isolare la roccaforte del governo sostenuto dai paesi occidentali entro soli 30 giorni.

La nuova stima segue la rapida avanzata dei miliziani islamisti, che in sei giorni hanno conquistato ben nove capoluoghi provinciali, approfittando del ritiro delle forze statunitensi e dalla scarsa resistenza da parte delle forze governative.

Secondo quanto riporta Reuters, che cita un funzionario della difesa statunitense, le forze di sicurezza afghane potrebbero ancora invertire la tendenza opponendosi maggiormente all’avanzata. Un appello rilanciato negli scorsi giorni anche dal Pentagono e oggi ribadito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che oggi ha invitato i leader afghani a fare fronte comune contro i talebani, ricordando che le truppe afgane sono più numerose dei combattenti islamisti.

Nelle scorse ore centinaia di soldati afghani che difendevano l’aeroporto di Kunduz, uno dei 9 capoluoghi conquistati dai talebani da venerdì scorso, si sono arresi ai miliziani, consegnando anche le loro armi.

Ieri il ministro delle Finanze ad interim Khalid Payenda ha annunciato le sue dimissioni e, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha lasciato il paese, dopo che i talebani nelle ultime settimane hanno conquistato alcuni dei principali valichi di frontiera nel nord, nell’ovest e nel sud del paese, privando il governo di entrate dalle tasse sul commercio.

Dal 6 agosto i talebani hanno preso i capoluoghi di provincia di Faizabad, Farah, Pul-e-Khumri, Sar-e-Pul, Sheberghan, Aybak, Kunduz, Taluqan e Zaranj, attaccando città strategiche come Mazar-i-Sharif, capoluogo della provincia settentrionale di Balkh, dopo essere arrivati a controllare il 65 percento del territorio afghano. Proprio a Mazar-i-Sharif si è recato in visita il presidente afghano Ashraf Ghani, che secondo una nota della presidenza intende controllare la situazione “generale della sicurezza” nel nord del paese, storicamente controllate dalle forze che hanno resistito al regime talebano negli anni ’90. Ghani terrà colloqui con i leader di importanti milizie locali per difendere dall’assalto dei talebani la città, fondamentale per la tenuta del governo.

I talebani sono arrivati a occupare per la prima volta Kabul nel 1996 dopo aver rovesciato il regime di Burhanuddin Rabbani, uno dei comandanti mujahidin che hanno resistito all’invasione dell’Urss negli anni ’80. Durante i suoi cinque anni di esistenza, il cosiddetto “Emirato islamico dell’Afghanistan”, guidato dal mullah Mohammed Omar, imposto leggi estremamente restrittive in particolare per i diritti di donne e minoranze, sulla base di un’interpretazione intransigente dell’Islam sunnita.

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