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Home » Economia

Come i crescenti investimenti nel settore tecnologico hanno influenzato l’economia italiana?

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Si fa un gran parlare di progetti di sviluppo a lungo termine, con grandi dotazioni finanziare garantite da un’Europa che perde la sua politica di rigore e adotta una nuova politica finalizzata al sostegno e allo sviluppo. E scopriremo insieme come e quanto lo sviluppo tecnologico sia essenziale per realizzare questo cambio di passo.

La trasformazione tecnologica, una necessità globale

Sappiamo benissimo che la tecnologia cresce, e fa crescere i mercati. Pensiamo a un settore che solo trent’anni fa non esisteva neanche: quello del betting online e dei casinò virtuali. Grazie alla trasformazione digitale e alle nuove opportunità offerte dalle moderne tecnologie di trasmissione dati, il settore delle e di altri sport, nel 2020 ha generato un giro d’affari annuale in Europa di circa cinquanta miliardi di euro, e ha un tasso annuale di crescita di circa il 10%.

E questo non è che uno solo degli sviluppi portati dall’investimento in innovazione tecnologica.

I governi di tutta Europa stanno programmando gli investimenti per creare i nuovi mercati che guideranno la trasformazione economica che darà forma al nostro futuro. E ovviamente, una dei protagonisti di questa trasformazione sarà l’Italia.

Il caso dell’Italia

In questo contesto si situa anche l’Italia, dove l’impatto di questi programmi sarà ancora più importante dati i conosciuti problemi strutturali del sistema, che aveva uno dei più bassi indici di investimenti in R&S di tutta l’Eurozona, cosa che ha favorito la famosa “fuga di cervelli” che ha afflitto il paese negli scorsi dieci anni.

Un intervento di stimolo negli investimenti tecnologici non può che avere ricadute importanti sulla competitività delle imprese, che potranno così competere sempre più e sempre meglio al mondo, e dire la loro in un mercato globale che si fa sempre più difficile e connesso.

Tuttavia, l’Italia ha dei fondamentali positivi. Può contare sul fatto di essere comunque la settima più grande economia manifatturiera del mondo, e da sempre un centro di trasformazione di materie prime per la produzione di manufatti avanzati.

Lo sviluppo tecnologico e le prospettive politiche

Fortunatamente, gli ultimi anni hanno visto il governo italiano ritracciare la rotta e puntare di più sullo sviluppo tecnologico per portare il paese allo stesso livello dei propri concorrenti mondiali. E questi nuovi interventi con grande iniezione di liquidità, come il programma NextGenerationEU, con i suoi 750 miliardi di dotazione, collegati con la richiesta di un piano serio di investimenti per ottimizzare i risultati, dovrebbero essere strumentali per aiutare il paese a colmare le proprie lacune strutturali e impostare un percorso di sviluppo costante e duraturo.

Le prospettive future dell’Italia

L’ingresso in un universo molto più tecnologico non potrà che avere ottimi risultati per la trasformazione del sistema produttivo italiano: sarà possibile, grazie a una distribuzione neurale del lavoro, creare molte più opportunità di impiego per vaste fasce che finora erano marginali, come quella che cerca il primo lavoro così come quella che il lavoro l’ha perso da tempo e ormai non rientra più nella filiera tradizionale.

Se questa variazione sarà cambiata da nuove regole più semplici e flessibili, e una tassazione meno invasiva, le risorse che si verranno a creare saranno fondamentali per assicurare la creazione di un tessuto professionale basato sulla trasformazione digitale e di grande qualità, che se adeguatamente gestito, potrebbe davvero rappresentare il modello su cui costruire un nuovo tipo di futuro basato sulla competitività fra imprese, più snelle e reattive, e sulla qualità di servizi offerti dai collaboratori.

Sarà importante fornire un ampio supporto alle persone per riuscire a procedere in questa fase di trasformazione di competenze: ma siamo sicuri che, in questo particolare momento storico, le possibilità per finalmente imboccare questa nuova strada ci siano.

 

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