Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:13
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

I precari del Cnr si mettono in gabbia per protesta: “Se il governo vuole davvero investire in ricerca inizi stabilizzando i nostri contratti di lavoro”

Immagine di copertina
I ricercatori precari del Cnr in gabbia per protesta durante Non è l'Arena

La denuncia messa in scena da tre ricercatori durante il programma tv Non è l'Arena

Cnr, la protesta dei ricercatori precari: “Il Governo investa nella ricerca”

Tre ricercatori. Due ragazze e un ragazzo. Due maschere, due camicie, un abito nero. Mascherati perché senza identità, al lutto perché vittime di tutti i tagli che in questi anni si sono sommati ai fondi per la ricerca. Precari, perché parte di quell’esercito di 1.000 persone che lavorano per il Cnr da anni, senza il riconoscimento di ciò che è stato promesso loro sulla carta. Ieri, domenica 8 dicembre, durante il programma tv Non è l’Arena, condotto da Massimo Giletti su La7, questi tre ragazzi hanno scelto di mettersi in gabbia, per protesta, e una di loro, Laura Vilardo, ha letto questo testo. Parole che dovremmo ascoltare tutti, perché da questa ricerca possono dipendere anche le nostre vite.

Le due persone che vedete nella gabbia sono ricercatori del Cnr da moltissimi anni, come me.

Io mi chiamo Laura, ho 47 anni, un marito e una figlia di 5 anni. Mi occupo di staminali e con il mio gruppo studiamo le cellule tumorali. Il mio contratto di lavoro scadrà tra meno di un mese e non potrà essere rinnovato. Se non verrò stabilizzata, la ricerca che sto portando avanti si interromperà per sempre.

La mia e quella dei miei colleghi è una storia che molti italiani non conoscono. È la storia di migliaia di ricercatori precari che lavorano per gli enti pubblici di ricerca. La storia di tantissime persone che, come me, da anni lavorano con contratti precari al limite della dignità.

Ci siamo vestiti di nero in segno di lutto perché abbiamo capito che la ricerca pubblica sta morendo. Ci siamo messi delle maschere bianche per indicare che siamo tutti uguali, ma invisibili agli occhi dei politici. E siamo scesi in piazza.

Ci siamo organizzati e abbiamo dato vita al più grande movimento di lavoratori precari della ricerca degli ultimi 30 anni.

Per formare ogni ricercatore lo Stato spende 250mila euro. Investire tutti questi soldi e poi costringere i ricercatori ad andare all’estero è una politica suicida.

“Non possiamo ignorare lo stato di salute della ricerca e dei suoi operai” – queste le parole del nostro Presidente del Consiglio. E noi operai siamo qui perché qualcosa non torna. Perché un governo così attento non prevede fondi in legge di bilancio per la ricerca pubblica? Perché un governo così attento vuole avere un’Agenzia Nazionale per la Ricerca che costerà allo Stato 300 milioni all’anno, una gabbia per la ricerca pubblica mentre a noi basterebbe molto meno per essere tutti stabilizzati?

Si devono erogare più finanziamenti, si deve completare il processo di stabilizzazione dei ricercatori. Non c’è più tempo.

Leggi anche:
Anpal Servizi, la protesta dei precari per le mancate stabilizzazioni | VIDEO
Corbyn e la Spd propongono la patrimoniale e smascherano la propaganda dei ricchi (di L. Telese)
Vi spiego perché sul Mes hanno ragione sia Conte sia Salvini (di L. Telese)
L’Italia non è una colonia per multinazionali: grazie commissari Ilva per aver fermato Mittal (di L. Telese)
Ti potrebbe interessare
Economia / Best Airport: Fiumicino vince di nuovo ed è il migliore d’Europa. Premiato anche Ciampino
Economia / In Italia 16 milioni di auto hanno più di vent’anni
Economia / Dalla BEI e Banca Ifis e 300 milioni di euro per sostenere gli investimenti innovativi delle PMI e Mid cap
Ti potrebbe interessare
Economia / Best Airport: Fiumicino vince di nuovo ed è il migliore d’Europa. Premiato anche Ciampino
Economia / In Italia 16 milioni di auto hanno più di vent’anni
Economia / Dalla BEI e Banca Ifis e 300 milioni di euro per sostenere gli investimenti innovativi delle PMI e Mid cap
Economia / La Bologna del 2024 tra turistificazione e disuguaglianze: ecco la maxi-inchiesta sociale della Cgil
Economia / Luigi Ferraris, ad di Fs ” Il 2023 un anno da record per il gruppo con 16 miliardi di investimenti”
Economia / Come funziona la liberalizzazione dell’elettricità
Economia / Le 500 persone più ricche del mondo: Jeff Bezos supera Elon Musk e torna primo. Sette italiani in classifica
Economia / Nuovo accordo tra Luiss Business School, LEME e DEAS per formazione e ricerca sulla cybersecurity
Economia / Così le guerre in Ucraina e Medio Oriente hanno cambiato l’Italia
Economia / Stellantis, compenso da 36,5 milioni per l’a.d. Tavares: guadagna 518 volte più di un dipendente