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La ricercatrice precaria che ha isolato il Coronavirus è stata assunta allo Spallanzani

Immagine di copertina
Francesca Colavita Credit: Facebook

L'Istituto Spallanzani ha ricevuto il nulla osta per l'assunzione di Francesca Colavita, richiesta sostenuta dalla lodevole attività professionale in collaborazione con le colleghe Capobianchi e Castilletti

Ricercatrice precaria assunta allo Spallanzani

La ricercatrice precaria che ha contribuito a isolare il Coronavirus allo Spallanzani di Roma, è stata assunta a partire da febbraio 2020. Per Francesca Colavita, giovane scienziata di Campobasso, si è definitivamente aperta la strada della ricerca.

L’Istituto nazionale per le malattie infettive ha infatti chiesto all’Azienda sanitaria regionale del Molise, ottenendo il nulla osta, di poter attingere alla graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia che vede la giovane ricercatrice collocata al 17/o posto.

Giustizia per Francesca

In questa pagina sul sito dell’ospedale Spallanzani si può leggere che Colavita aveva un “Incarico di co.co.co. per l’espletamento di attività di ricerca nell’ambito del Progetto FILAS-RU-2014-1154” per un compenso di 16726 euro (lordi). Dopo le polemiche nate per l’ingiustizia contrattuale per una ricercatrice che con la scoperta del Coronavirus  stava salvando la vita a migliaia di persone, qualcosa si è finalmente sbloccato.

L’Istituto Spallanzani ha domandato di poter procedere all’assunzione “in considerazione della vocazione per la ricerca piuttosto che per l’assistenza, nonché per la lodevole attività professionale che ha assicurato nell’ambito dell’emergenza sanitaria attuale di rilevanza nazionale e internazionale”.

Coronavirus isolato

Il coronavirus Covid-19 in Italia era stato isolato all’Istituto Spallanzani di Roma il 2 febbraio scorso, a 48 ore dalla scoperta del contagio della coppia di turisti cinesi tuttora in terapia intensiva nell’ospedale romano.

Il team delle scienziate è tutto al femminile: la direttrice del laboratorio di Virologia dell’Istituto è Maria Capobianchi che con Concetta Castilletti e la stessa Francesca Colavita ha lavorato senza sosta per raggiungere in tempo record il risultato.

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