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Home » Cronaca

Profughi ucraini: come aiutare a Roma e a Milano. Dove donare in tutta Italia

Immagine di copertina

Profughi ucraini: come aiutare a Milano

Profughi ucraini, come aiutare: il Comune di Milano è impegnato in queste ore a organizzare le risposte più adeguate per fronteggiare l’emergenza umanitaria, conseguenza della guerra in Ucraina. Milano vuole fare la sua parte per supportare le famiglie dei circa 8mila cittadini milanesi di origine ucraina e tutti i profughi che dovessero arrivare in città in fuga dal Paese.

S&D

Il Consolato ucraino ha attivato un ufficio per raccogliere le segnalazioni di tutte le persone provenienti dall’Ucraina arrivate a Milano, in modo anche da raccordare i servizi di accoglienza con la Prefettura e il Comune, e la segnalazione alle autorità preposte. Se si è conoscenza di persone in arrivo o arrivate dall’Ucraina è importante aiutarle e segnalare la loro presenza sul territorio italiano. A questo scopo, il consolato ucraino ha messo a disposizione l’indirizzo mail milanoconsolato1@gmail.com.

La comunicazione deve essere corredata dai dati essenziali (nome, cognome, data di nascita, contatti mail e telefonici, richieste di eventuale soluzione alloggiativa o comunicazione di ospitalità presso strutture, associazioni o familiari). Con queste prime informazioni il Consolato si raccorderà con l’Ufficio Emergenza Migranti della Prefettura e potrà raccogliere anche tutte le eventuali richieste di supporto.

Refugees Welcome Italia mette a disposizione la propria piattaforma per raccogliere l’offerta delle famiglie che vogliono ospitare i rifugiati nelle proprie case.

La Caritas Ambrosiana sta promuovendo la raccolta di disponibilità alloggiativa nella rete delle parrocchie di tutta la Diocesi di Milano: per segnalare una disponibilità è possibile scrivere all’indirizzo stranieri@caritasambrosiana.it.

Anche EMERGENCY sta raccogliendo le disponibilità tra i propri volontari per metterle a disposizione dei servizi competenti.

L’ufficio scolastico territoriale è disponibile a lavorare per supportare le famiglie dei minori ucraini arrivati a Milano in un percorso di inserimento scolastico: per segnalare la presenza di minori è possibile scrivere all’indirizzo usp.mi@istruzione.it.

Beni di prima necessità per i profughi, come donare

La comunità ucraina milanese della Chiesa di San Giacomo e Giovanni (via Giuseppe Meda 50), sta coordinando una raccolta di beni di prima necessità. È possibile consegnare i propri pacchi tutti i giorni entro le 19 (il venerdì entro le 11). Poi partiranno alla volta dell’Ucraina. Richiesti prodotti per l’igiene e per il primo soccorso. Bene anche alimenti in scatola, confezionati e a lunga scandenza come legumi, confettura, riso, pasta, biscotti, acqua. Si possono anche inviare giochi per bambini.

Servono inoltre mezzi di trasporto per portare i beni raccolti oltre il confine, passando per la Polonia. La comunità ucraina milanese rimarca l’appello a chi è disponibile ad affrontare il viaggio per condurre gli aiuti a destinazione.

La Chiesa di San Giacomo e Giovanni coordina anche gli altri punti di raccolta presenti sul territorio milanese:

Consolato Generale d’Ucraina (via Ludovico di Breme 11), 9.00-21.00

Antica Farmacia del Lazzaretto (via Panfilo Castaldi 29) per la raccolta di medicinali

Milano Sospesa (via Cuore Immacolato di Maria 5), martedì e giovedì 16.30-18.30

Scuola primaria di via Martinengo 36, martedì 15.30-17.00

Aiutility (viale Sabotino 13), martedì e giovedì pomeriggio 15.00-17.30

Bibliotheco (via Giuseppe Dezza 50), tutti i giorni 15.30-19.00

Parrocchia dei Santi Martiri (via Ugo Betti 62), da martedì a giovedì 9.30-12.00 e 14.30-17.00

Chiesa Di Madre Teresa Di Calcutta e Ronchetti (Via Fratelli Fraschini), contattando direttamente il numero 02 8261434

Ingrossiamoci, l’associazione dei genitori dell’Istituto Tommaso Grossi (Via Pietro Colletta 49), martedì e mercoledì alle 8.30

Solidarietà di Quartiere Niguarda-Bicocca-Bresso (Via P. Luigi Monti 9), tutti i giorni dalle 17.00CAF di via Gian Rinaldo Carli 26

Profughi ucraini: come aiutare a Roma

Si può contattare la Task Force dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune chiamando il numero verde 800938873 o scrivendo una mail a emergenza.ucraina@comune.roma.it. In questo modo sia i romani sia gli ucraini possono chiedere informazioni sui punti di raccolta di beni di prima necessità e sulle associazioni a cui rivolgersi per offrire e chiedere aiuto. È possibile parlare anche con un’operatrice che parla ucraino.

Alloggi
Per offrire un appartamento o una stanza ai cittadini ucraini che stanno arrivando a Roma, si può contattare la Task Force del Comune descrivendo il tipo di alloggio che si vuole mettere a disposizione. Gli operatori registrano la disponibilità e poi individuano l’associazione a cui reindirizzare il cittadino.

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Un altro canale importante è quello della Basilica Minore di Santa Sofia, punto di riferimento degli ucraini cattolici in via di Boccea, 478. Bisogna contattare i numeri di telefono 066240203; don Marco al 3294260992; la signora Lesia al 3206158251 (solo Whatsapp).

Raccolte aiuti umanitari
Sempre alla Basilica Minore di Santa Sofia si possono portare medicinali, beni alimentari e oggetti di prima necessità tutti i giorni dalle 9 alle 20.

Dal 7 marzo presso le Acli, in Via Prospero Alpino, 20 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 si può portare pasta, olio, riso, caffè, fette biscottate, cioccolata, tonno, conserve, aspirine, Oki, tachipirina, ibuprofene, garze, siringhe, pannolini, antidolorifici, antinfiammatori, vitamine, colori, album da colorare
per info 0657087028

Lo stesso accade in via della Magliana 296 (ex scuola Quartararo), dove è in corso l’iniziativa “Municipio XI per l’Ucraina”. Gli orari sono: lunedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 13; martedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18.

Al Centro Educativo Interculturale San Gregorio al Celio raccolgono soprattutto medicinali, igienico-sanitari e abiti pesanti. Per informazioni si può mandare una mail a  luisachiarelli1@hotmail.it

Raccolta  cibo per adulti e bambini, igiene per adulti e bambini e medicinali anche presso il centro di Salvamamme in via Raffaelli (zona Marconi vicino al Ponte di Ferro), dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.

Presso i St-Mark Store, negozi di cibo ucraino, sono stati allestiti tre punti di raccolta: si trovano a Montesacro in via Nomentana 633 A, a Battistini in via Enio Bonifazi 8 A e a Subaugusta in via Sestio Calvino 32. Per ciascun punto di raccolta si possono contattare i seguenti numeri: 3894820797 (Nomentana); 3516378142 (Battistini); 3883916055 (Subaugusta). Un altro centro è stato allestito in via di Brava 132.

Anche a Spin Time, in via di Santa Croce in Gerusalemme 55, ogni giorno e per tutto il giorno si possono portare beni di prima necessità.

Farmaci
Ordine dei farmacisti e Federfarma Roma hanno promosso l’iniziativa “Farmacisti per l’Ucraina”, una raccolta di farmaci, medicazioni e materiale sanitario monouso da inviare alla popolazione colpita dalla guerra per far fronte alle necessità urgenti. Nelle farmacie aderenti, la maggior parte di quelle romane, si può dunque comprare farmaci da donare che poi saranno dati alla Croce Rossa.

Giocattoli
L’associazione Tulipano Bianco organizza una raccolta giocattoli per l’emergenza Ucraina in Via Alessandria 40 interno 13 scala A nei seguenti giorni e orari: lunedì 7 dalle 10 alle 13, martedì 8 e mercoledì 9 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

La solidarietà in Italia

Migliaia di cittadini in ogni città italiana stanno donando cibo, medicine, coperte, vestiti a punti di raccolta più o meno improvvisati da cui, con l’aiuto delle Caritas, delle associazioni di volontariato e di alcune organizzazioni ucraine presenti in Italia, si cerca di far partire container verso i primi campi profughi. E quanto a donazioni è robustissima la mobilitazione di aziende e imprese che in pochi giorni hanno messo insieme da Nord a Sud milioni in beni e denaro. Alcune associazioni sono già strutturare e operative da tempo come Aibi – Amici dei Bambini, Soleterre, Avsi.

È estesa la presenza delle Caritas in Ucraina e Caritas Italiana e sostiene i centri attivati da subito in tutto il Paese per accogliere le famiglie, organizzare gli spostamenti, portare i bambini in zone meno pericolose. Caritas Italiana ha aperto anche una raccolta fondi, mettendo subito a disposizione 100mila euro per i bisogni immediati. E la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha lanciato una sottoscrizione straordinaria. Ma le campagne attivate a livello nazionale sono molte: quella di Croce Rossa Italiana Unhcr e Unicef quella che il Corriere ha lanciato con La7 («Un aiuto subito», bonifico sul conto corrente di Intesa Sanpaolo IT08 L030 6909 6061 0000 0185 871) ma anche le numerose altre coordinate dalle grandi realtà italiane e internazionali come, fra le altre, Save The Children , Terre des Hommes, Medici Senza Frontiere, Anpas, Arci, Cittadinanzattiva, Emergenza Sorrisi, Fidas, Avis, Banco Alimentare, Modavi, Ibo Italia, Plan, Progetto Sud, Salesiani per il sociale, Anffas, Sos Bambini, Federazione Italiana malattie rare, Vis, Cisom.

In prima linea c’è la Comunità di Sant’Egidio, che già sosteneva a distanza 250 bambini ucraini e ha intensificato gli sforzi per raccogliere fondi anche per i profughi diretti in Polonia. Dopo la disponibilità annunciata dai Governi, sono pronte anche le tantissime associazioni che in tutta Italia sostengono i bimbi di quelle terre fin dai tempi dell’incidente nucleare di Chernobyl. Da allora hanno accolto migliaia di bambini, oggi adulti, nei soggiorni estivi, supportando progetti di solidarietà fra Ucraina e Bielorussia, ma non solo.

I sindaci di molte città – oltre a Milano già citata, tra le altre Napoli, Novara, Palermo, Bologna – si sono attrezzando per accogliere i rifugiati e favorire i ricongiungimenti familiari; tutti i governatori delle Regioni hanno assicurato la loro collaborazione, parroci e imprenditori offrono spazi per l’accoglienza un po’ ovunque. E ormai dalla fine della scorsa settimana arrivano con frequenza crescente i primi bus di profughi che dall’Ucraina sono riusciti a uscire per approdare in Italia, non solo chi qui ha parenti o relazioni individuali su cui poter contare ma anche i gruppi coordinati da parrocchie, onlus o associazioni: per esempio i ragazzi disabili della casa Don Orione di Leopoli, che dopo un lungo viaggio attraverso la Romania hanno finalmente raggiunto la salvezza a Tortona, in provincia di Alessandria, dove sono ora ospiti del centro Mater Dei della stessa Opera Don Orione.

Intanto Arci – con il supporto di Unhcr – ha promosso un’iniziativa «Emergenza Ucraina: informazioni utili», per fornire le indicazioni necessaria ai profughi. Per entrare in Italia infatti, per un periodo di non oltre 90 giorni, e per raggiungere amici e familiari, le cittadine e i cittadini ucraini sono esenti dal Visto. Il sito della Farnesina può essere consultato per conoscere i dettagli.

ActionAid è al fianco delle donne e dei bambini in fuga dall’Ucraina. Un esodo che coinvolge un milione di persone attraverso le frontiere. L’organizzazione per la tutela dei diritti è attiva in Italia e nei paesi di confine con l’Ucraina per fornire supporto e protezione per chi è costretto a fuggire. Ecco il link per fare una donazione: donaora.actionaid.it/emergenzaucraina.

Network in rosa per la pace. D.i.Re. – Donne in Rete contro la violenza ha aperto a una raccolta fondi a sostegno degli enti e delle organizzazioni femminili in Ucraina ed ha chiesto l’appoggio dei partner e di tutte le persone che vogliono dare un contributo. Le donazioni potranno essere erogate tramite bonifico alle coordinate Intestazione: Associazione Donne in rete contro la violenza, via della Lungara 19, 00165 Roma – BCC Banca di Credito Cooperativo di Roma IBAN: IT 65 X 08327 03239 00000000 2299 – Causale: sostegno Ucraina – BIC code: ROMAITRRXXX.

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