Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:09
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Negli ospedali di Milano ancora oltre 100 medici e 300 infermieri non vaccinati”

Immagine di copertina

Negli ospedali di Milano ci sarebbero ancora più di 100 medici e circa 300 infermieri non vaccinati. A rivelarlo è un’inchiesta del Corriere che riporta i dati forniti preciso: tremila operatori senza vaccino anti-Covid sono tra le corsie delle strutture sanitarie o lavorano come liberi professionisti. Si parla di veterinari, fisioterapisti, psicologi, tecnici di laboratorio.

Come spiega il Correire, l’Ats Milano invierà oggi le prime 420 lettere di sospensione di questo enorme gruppo (oltre ai 941 già sospesi a fine luglio): si inizia con i 120 medici e i 300 infermieri ancora non vaccinati e operativi nelle strutture sanitarie pubbliche e private. Poi si procederà con tutti gli altri.

I tempi nell’iter di verifica per il personale medico che doveva sottoporsi obbligatoriamente al vaccino anti-covid si sono protratti fino a questo punti. Con la conseguenza che in diversi reparti oggi lavorano ancora medici, infermieri o tecnici non immunizzati e anche dichiaratamente contrari alla profilassi.

L’Ats Milano, su un totale di circa 100mila operatori sanitari, aveva a inizio estate una lista di 17mila professionisti che risultavano non aver aderito alla campagna. Con le successive verifiche si è arrivati a 9.861 lettere di richiamo da inviare. La legge prevede che dopo la prima ne venga inviata una seconda: se il lavoratore non risponde neanche a questa, scatta il provvedimento di sospensione. L’Ats invia l’atto di accertamento (che porta alla sospensione) a lui, all’ospedale e all’ordine professionale. Tutta questa procedura avviene in due modi possibili: via pec, per chi ne è in possesso, o via raccomandata. È questo secondo gruppo che, per i ritardi che si accumulano, è rimasto indietro.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Benevento, rivolta in carcere: “Agenti feriti e altri in ostaggio, detenuti armati”
Cronaca / Incidente sul lavoro a Ischia: operaio perde una gamba
Cronaca / Caso Toti, la manager che si rifiutava di finanziarlo: “Questa è corruzione”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Benevento, rivolta in carcere: “Agenti feriti e altri in ostaggio, detenuti armati”
Cronaca / Incidente sul lavoro a Ischia: operaio perde una gamba
Cronaca / Caso Toti, la manager che si rifiutava di finanziarlo: “Questa è corruzione”
Cronaca / Grave incidente in autostrada, auto giù da cavalcavia: 2 feriti, uno gravissimo
Cronaca / Chico Forti è tornato in Italia: “Ho sognato ogni giorno questo momento”
Cronaca / Bari, Giuseppe colpito da un fulmine muore a 17 anni
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Cronaca / In autostrada a 255 chilometri orari: la Polizia gli ritira la patente