Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Omicidio Voghera, nella pistola dell’assessore leghista proiettili vietati anche in guerra

Immagine di copertina

Omicidio Voghera, nella pistola dell’assessore leghista proiettili vietati anche in guerra

L’assessore alla Sicurezza di Voghera Massimo Adriatici ha sparato a Youns El Boussettaoui usando una pistola caricata con proiettili vietati persino in guerra. È quanto emerge dalla perizia chiesta dai legali che assistono i famigliari del marocchino di 39 anni, ucciso la sera del 21 luglio scorso dall’assessore leghista, noto in città con il soprannome di “sceriffo”.

Nell’arma di Adriatici vi erano caricati proiettili “hollow point”, noti anche come “dum dum”, concepiti per aprirsi e provocare maggiori ferite al momento dell’impatto. Sulla punta dell’ogiva, presentano infatti una cavità, che li porta ad aprirsi nel momento in cui colpiscono l’obiettivo. Questo tipo di munizioni “a espansione” sono vietate in Italia dal 1992 e nel 2008 equiparate dalla Cassazione a munizioni di guerra “per la loro potenzialità offensiva, a nulla rilevando che il loro uso bellico sia formalmente impedito da una convenzione internazionale”.

“Sebbene la perizia sia in divenire un gravissimo elemento oggettivo è già emerso dal mero esame dell’arma e delle munizioni: sia il proiettile estratto dalla salma, sia i sette proiettili contenuti nel caricatore della pistola in uso all’indagato sono munizioni di tipo espansivo, vietate dalla legge per la difesa personale”, hanno scritto gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli in una memoria al giudice per indagini preliminari, secondo quanto riporta La Repubblica. Gli avvocati contestavano la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dai difensori di Adriatici, successivamente ritirata.

Lo scorso 21 luglio, l’assessore leghista ha sparato a El Boussetaoui con un colpo di pistola, a seguito di una lite avvenuta di fronte a un bar piazza Meardi, a Voghera. Adriatici ha dichiarato di essere intervenuto per far allontanare Boussetaoui, accusato di aver infastidito i clienti del bar. Secondo Adriatici, dopo essere stato spinto a terra, gli sarebbe “partito il colpo” dalla pistola che stava impugnando. L’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza nella zona sembrano indicare che Adriatici stesse pedinando El Boussettaoui.

 

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Studenti chiedono di poter finire l’anno scolastico un mese prima per lavorare, il preside accetta
Cronaca / Padova, 90enne denuncia il marito violento: “Mi picchia da 50 anni”
Cronaca / Napoli, con una schedina da 2 euro fa 6 al Superenalotto e vince oltre 100 milioni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Studenti chiedono di poter finire l’anno scolastico un mese prima per lavorare, il preside accetta
Cronaca / Padova, 90enne denuncia il marito violento: “Mi picchia da 50 anni”
Cronaca / Napoli, con una schedina da 2 euro fa 6 al Superenalotto e vince oltre 100 milioni
Cronaca / Stazione Termini, uomo viene colpito alla testa da uno sconosciuto: è in gravi condizioni
Cronaca / De Luca attacca don Patriciello: “Pippo Baudo dell’area nord di Napoli”. Meloni: “Segnale spaventoso”
Cronaca / Weekend all’insegna del bel tempo, ma dalla prossima settimana tornano le piogge in alcune parti d’Italia
Cronaca / L’aurora boreale illumina i cieli d’Italia: le spettacolari immagini
Cronaca / La lite con Fedez in discoteca, poi il pestaggio di Cristiano Iovino: “Sono stati gli ultras del Milan”
Cronaca / La chat tra Chaouqui e il monsignore getta nuove ombre sul caso Orlandi: “Dobbiamo far sparire quella roba”
Cronaca / Il Papa: “Le madri non devono scegliere tra lavoro e figli. Il nostro problema è l’egoismo”