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Neonato seviziato dal padre, l’agghiacciante ipotesi: “Voleva il figlio invalido per ottenere un sussidio”

Immagine di copertina
Credit: Unplash

Avrebbe picchiato il figlio neonato per causargli una disabilità permanente in modo da poter percepire un sussidio pubblico. È l’inquietante ipotesi al vaglio dei inquirenti che indagano sul 22enne vicentino arrestato lo scorso 2 novembre dalla Polizia di Padova con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate.

Il piccolo, 5 mesi, è attualmente ricoverato in prognosi riservata nella terapia intensiva del reparto di Clinica pediatrica dell’azienda ospedaliera di Padova.

Il padre era stato sorpreso dalle telecamere nascoste posizionate dalla Polizia mentre premeva il torace e metteva le dita in gola al bimbo.

Le indagini sono partite grazie a una segnalazione dei sanitari dell’ospedale del capoluogo euganeo, dove il piccolo era arrivato una decina di giorni fa, trasferito dall’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove era stato accompagnato a luglio dai genitori per difficoltà respiratorie e problemi digestivi.

Le intercettazioni ambientali, disposte dagli inquirenti anche con l’utilizzo di telecamere, hanno permesso di accertare che il neonato è stato sottoposto a violenze da parte del padre durante il periodo di ricovero. Durante l’orario di visita nel reparto, il 22enne si assicurava di essere solo ed esercitava sevizie e atti violenti nei confronti del figlio, provocandogli lesioni gravi con conseguente aggravio delle sue condizioni di salute.

La madre, 20 anni, sarebbe invece estranea ai fatti. Alla donna e all’altro figlio della coppia è stata garantita accoglienza in una casa protetta.

La famiglia risiede a Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza. Il padre è disoccupato e ha qualche lieve precedente: la pista su cui indaga la Procura di Padova è che l’uomo abbia agito spinto da un movente economico, tentando appunto di provocare nel figlio una disabilità tale da consentirgli di ottenere una qualche forma di sussidio pubblico.

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