In Liguria niente fondi per gli alberghi che ospitano i migranti
Il Consiglio regionale di Genova ha approvato una legge proposta dalla Lega che blocca l’erogazione di contributi per lo sviluppo del turismo alle imprese ricettive che negli ultimi tre anni hanno ospitato migranti.
La norma, passata con 16 voti a favore del centrodestra e 11 contrari di Pd, M5S e Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria, esclude dai contributi per la riqualificazione turistica gli alberghi e gli ostelli che hanno firmato le convenzioni del sistema Sprar.
Commentando la legge varata il 30 aprile, il capogruppo Pd Giovanni Lunardon ha commentato: “Una norma nazista, vergognosa e incostituzionale”.
“Un testo vuoto, di propaganda, che strumentalizza il turismo a fini politici”, è stato invece il commento della capogruppo M5S Alice Salvatore, a cui ha fatto eco il capogruppo di Rete a Sinistra Giovanni Pastorino, secondo cui il ddl contiene “una nota di razzismo che mi preoccupa molto, un contenuto pericoloso”.
Diverso il parere degli esponenti della Lega, che hanno presentato la legge. “Per la minoranza turismo e accoglienza dei migranti economici sono la stessa cosa, per noi no”, è stato il commento del consigliere leghista Paolo Ardenti.
“Gli incentivi vanno dati solo a chi fa promozione del turismo in Liguria, non vanno confusi con altre situazioni. ‘Razzismo’ è un termine superato da cent’anni di storia. Le razze non esistono, nessun esponente della Lega usa questo termine”.