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Insulti a Liliana Segre, assessora leghista si dimette e si scusa: “Un’imperdonabile leggerezza”

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Insulti a Liliana Segre, assessora leghista si dimette e si scusa: “Un’imperdonabile leggerezza”

“Ho commesso un’imperdonabile leggerezza”. Con queste parole un’assessora leghista ha annunciato le dimissioni, scusandosi per un post offensivo nei confronti di Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto.

“Questa signora viene pagata dallo Stato (NOI) 270 mila euro annui”, aveva scritto su Facebook Valentina Banco, assessora alla Sicurezza di Duino Aurisina, in provincia di Trieste. “Perché poi non si sa, per quali meriti. Per il suo passato? Beh, allora ne avrebbero diritto tutti i sopravvissuti all’Olocausto”, riportava il post, poi cancellato, dell’esponente leghista con un passato nella polizia di stato. “Un post sciocco e senza senso per svariati motivi”, lo ha definito Banco, che nel 2020 aveva già fatto discutere per aver definito Sergio Mattarella “un comunista”.

A condannare subito l’attacco a Liliana Segre, era stata la stessa sindaca Daniela Pallotta, che si era scusata “profondamente” con la senatrice a vita 91ennedissociandosi “completamente” dal post. “Voglio che sia chiaro in maniera inequivocabile che quanto scritto sui social, non rappresenta in alcun modo la posizione o il pensiero mio personale o della mia maggioranza, come è chiaro pensando che il mio partito a Trieste alla Senatrice ha conferito anche la cittadinanza onoraria”, aveva scritto sempre su Facebook la prima cittadina.di Duino Aurisina.

Il caso aveva suscitato l’indignazione anche del segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che ha criticato la scelta di non tirarsi indietro dalle elezioni amministrative del 12 giugno. “Glielo chiediamo noi alla Lega e alla destra: persone cosi non possono rappresentare le istituzioni democratiche del nostro Paese, devono rispettare il giuramento fatto sulla Costituzione”, ha detto Fratoianni. “La facciano ritirare dalla competizione elettorale”.

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