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    Fontana sostituisce il direttore generale della sanità lombarda. E anche Gallera ora rischia il posto

    Al posto di Luigi Cajazzo arriva Marco Trivelli, che proviene dall'ospedale di Brescia. Sempre più probabile un rimpasto in Giunta

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 10 Giu. 2020 alle 09:42 Aggiornato il 10 Giu. 2020 alle 13:31

    Travolta dalle polemiche, Regione Lombardia tenta un’inversione a U: nuove regole sulle RSA e avvicendamento alla direzione della sanità

    Ieri, 9 giugno, la Giunta regionale lombarda ha approvato una delibera sugli indirizzi da adottare in ambito sociosanitario, in seguito alla fine della fase-1 dell’epidemia. Il provvedimento riapre le case di riposo, ma l’assessore al Welfare Giulio Gallera spiega come ciò avverrà con precauzioni decisamente diverse dal recente passato: “Nessun positivo verrà collocato all’interno di una RSA, ma verrà invece messo in una struttura sanitaria. A qualunque anziano che vorrà entrare in una RSA verrà fatto a domicilio sia il test sierologico che il tampone. Ci sono poi alcune regole previste dall’Istituto Superiore di Sanità come il Covid manager, la formazione del personale e l’attenzione alle protezioni necessarie”.

    Una netta inversione di rotta rispetto alle precedenti scelte della Giunta lombarda e in particolare dalla famigerata delibera dell’8 marzo scorso, che ha individuato proprio nelle RSA – seppure in presenza di certe condizioni di sicurezza – dei luoghi dove collocare i pazienti dimessi dalla terapia intensiva. Tuttavia, Gallera sostiene tuttora che tale delibera “sia stata fondamentale. Ci ha consentito di arginare la diffusione del virus, di dare delle risposte e di liberare posti letto negli ospedali”.

    L’assessore di Forza Italia ha inoltre prospettato quel rafforzamento della medicina territoriale lungamente richiesto dai professionisti del settore, spiegando che ci sono “risorse nuove” e che il tavolo istituito con l’ordine dei medici e quello degli infermieri sia “il luogo giusto per incubare un elemento di evoluzione anche della legge 23/2015“, della quale, va ricordato, sta per andare in scadenza il periodo di sperimentazione.

    Sono tuttora persistenti, tuttavia, i rumors riguardanti un possibile avvicendamento di Gallera, che potrebbe quindi uscire presto dalla Giunta regionale (come peraltro già riferito da TPI nei giorni scorsi). Una conferma seppure indiretta di questo orientamento arriva anche dal clamoroso cambio nel delicato ruolo di direttore generale della Sanità lombarda: Luigi Cajazzo (che era stato attaccato insieme a Gallera da una sorta di “mozione di sfiducia” presentata dal PD nei confronti della gestione complessiva del tema) è stato sostituito da Marco Trivelli.

    Classe ’56, Trivelli viene dall’Ospedale di Brescia e ha una lunga esperienza nel management sanitario. Laureato in economia aziendale alla Bocconi nel 1989, dopo aver lavorato come consulente per aziende private e pubbliche, a partire dagli anni Duemila ha svolto diversi incarichi dirigenziali, tra cui quelli al Niguarda e al Sacco, noti ospedali milanesi.

    Cajazzo sarebbe in procinto di assumere il ruolo di vicesegretario generale della Regione, con delega alla Sanità. Un ruolo che, secondo le indiscrezioni di Ansa raccolte presso “ambienti vicini” all’ormai ex d.g., sarebbe accolto come “segno del riconoscimento per quanto sin qui fatto, con professionalità e spirito di abnegazione encomiabile”.

    In tema di sanità, la Lombardia ha approvato la creazione di “Pancreas Unit”, ovvero strutture specializzate per la cura del tumore al pancreas, con un voto unanime da parte del Consiglio regionale. Il vicepresidente Carlo Borghetti (PD) commenta così la scelta: “Bene la creazione di Pancreas Unit, ma ora ci si attivi per altre patologie per cui sia utile identificare centri di riferimento, indicatori di esito e risorse ad hoc. E’ ormai evidente che la cura di patologie complesse, e ancora oggi di difficile esito, come le neoplasie al pancreas, necessiti di strutture dedicate che migliorano gli esiti degli interventi e, nello stesso tempo, ottimizzano l’utilizzo delle risorse regionali, come è già stato dimostrato con la creazione delle Breast Unit per il tumore al seno. Per questo abbiamo votato convintamente a favore della istituzione delle Pancreas Unit in Lombardia”.

    L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:

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