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Home » Cronaca

Covid, ultime notizie. Il bollettino: 7.351 casi e 258 morti. Variante inglese, Iss: “Presto dominante in Italia, rafforzare le misure”

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Covid, le ultime notizie di oggi (14 febbraio 2021) in Italia e nel mondo

COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – Mentre la situazione epidemiologica in Italia sembra essere stabile, le varianti del Covid-19 preoccupano sempre più. Motivo per cui diventa fondamentale accelerare le vaccinazioni con il nostro Paese che finora ha somministrato oltre 2 milioni di vaccini, con più di un milione di persone che hanno già ricevuto la doppia dose (qui i dati in tempo reale). Di seguito tutte le ultime notizie sul Covid 19 in Italia e nel mondo di oggi, lunedì 15 febbraio 2021, aggiornate in tempo reale.

S&D

LA DIRETTA

Ore 22,30 – Oms ha approvato l’uso di emergenza per il vaccino AstraZeneca – Il via libera, annunciato dalla stessa agenzia delle Nazioni Unite in un comunicato stampa, permetterà una diffusione più rapida del vaccino a livello globale, soprattutto nei Paesi fino ad ora privi di immunizzazione.

Ore 18,50 – Stop sci: Garavaglia, danno per colpa governo va indennizzato – “Qui c’è stato un danno che è stato arrecato per una una scelta del governo. E i danni vanno indennizzati”. Lo ha detto il ministro per il Coordinamento di iniziative del settore del Turismo, Massimo Garavaglia, durante una conferenza stampa insieme al presidente della regione Attilio Fontana, dopo la decisione di ieri di procrastinare al 5 marzo l’apertura degli impianti di risalita nelle località montane. “Era importante capire l’entità di questo danno per dare risposta subito – ha aggiunto – già nel testo del decreto e non in sede di conversione. La montagna finora è stata dimenticata”.

Ore 17,40 – Variante inglese, Iss: “Presto dominante in Italia, rafforzare le misure in tutto il Paese” – “Nel contesto italiano, in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”. E’ quanto sottolinea l’Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.

Ore 17,30 – Il bollettino della protezione civile – Secondo il bollettino di oggi, lunedì 15 febbraio, sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, sono 7.351 i nuovi casi, contro i 11.068 di ieri, e 258 i morti (ieri erano stati 221), a fronte di 179.278 tamponi effettuati (ieri erano stati 205.642). Il tasso di positività è del 4,1%, a fronte del 5,3% di ieri (-1,2% in 24 ore). Qui tutti i dati.

Ore 16,20 – Vaccini, confronto su tavoli tecnici per dare una sola dose a guariti Covid – L’eventuale possibilità di somministrare una sola dose di vaccino ai soggetti già guariti da Covid-19 con sintomi e anche la più opportuna tempistica per tale immunizzazione sono argomenti di “forte interesse” e sulla questione, secondo quanto apprende l’ANSA, si è aperto un confronto in tavoli tecnici tra gli scienziati e anche con l’Agenzia italiana del farmaco. Al momento, in merito alla questione della vaccinazione dei soggetti guariti da Covid, non sono disponibili linee guida consolidate a livello internazionale. Secondo alcuni studi, la naturale risposta immune nei guariti avrebbe una durata di circa sei mesi, e dunque la vaccinazione potrebbe essere posticipata.

Ore 14,10 – Vaccini Lombardia, oltre 4.700 adesioni, in coda 90mila – Erano quasi 90mila (esattamente 89.700) alle 13.45 gli utenti in coda al portale della Regione Lombardia vaccinazionicovid.servizirl.it a cui da oggi gli over 80 possono dare l’adesione alla campagna vaccinale. Portale dove non si registra alcun problema di accesso al momento. Sempre a quell’ora erano 4.403 le adesioni fatte dal sito. Trecentotrentotto in farmacia e 26 dal medico di base.

Ore 11,50 – Piste aperte in Tirolo, ma solo con test negativo – In Tirolo, dove le piste da sci sono regolarmente aperte, da oggi sarà necessario presentare un certificato di negatività al Covid. La decisione è stata presa dal Land Tirol, il governo tirolese, a seguito della diffusa presenza sul territorio della variante sudafricana del virus. D’ora in poi, quindi, chi vorrà sciare dovrà presentare un tampone non più vecchio di 48 ore che attesti le negatività al virus. Le persone che sono state contagiate dal Coronavirus negli ultimi sei mesi non devono presentare l’esito del tampone ma una “dichiarazione medica”, mentre sono esonerati dal test i bambini sotto i 10 anni e gli scialpinisti.

Ore 11,20 – Ue: “vaccini a tutti gli europei entro fine estate” – Il commissario europeo, Thierry Breton, alla guida della Task force europea per il rafforzamento della capacità produttiva dei vaccini, fissa come obiettivo di “vaccinare entro fine estate” tutti i cittadini europei che lo vorranno. Intervistato dall’emittente francese BFM-TV, Breton ha detto che bisogna “fare in modo di poter vaccinare entro fine estate tutti coloro che vorranno essere vaccinati”. “Mi assumo l’impegno di fare il massimo per raggiungere questo obiettivo”, ha assicurato, restando comunque prudente: “In un’impresa – ha detto – non si è mai sicuri al 100 per cento”.

Ore 11,00 – Cirio: “Danno enorme per sci mi rivolgo a Draghi” – “Il danno è enorme. Le stazioni sciistiche, che è un anno che non lavorano, hanno speso gli ultimi soldi per prepararsi all’apertura di oggi, nel rispetto delle regole che Roma gli aveva dato. Ed è per questo che noi siamo rimasti allibiti e mi rivolgo al neo presidente Draghi”. Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo a Sky TG24 sullo stop alla riapertura degli impianti sciistici. “Io voglio vedere l’ordinanza del ministro Speranza – ha aggiunto – come l’ultimo atto del vecchio governo Conte, perché non posso e non voglio vederlo come primo atto del nuovo governo Draghi. E  allora mi rivolgo a lui, chiedo che la tutela reale di queste imprese, di queste lavoratrici e lavoratori, passi dalle parole dei mesi passati ai fatti di oggi”. “Per organizzarci al meglio – ha spiegato Cirio – ho convocato per questa mattina una giunta straordinaria, per muovere i primi passi formali verso il nuovo governo”.

Ore 10,50 – Palù (Aifa): “Servono altri due mesi di sacrifici, no a riaperture” – Gli italiani si chiedono quando finirà la pandemia di Covid 19 in Italia e dal professor Giorgio Palù, presidente dell’agenzia italiana del farmaco (Aifa), arriva un invito ad avere fiducia. “Se terremo a bada il virus nei prossimi due-tre mesi, forse usciremo dal raggio della sua minaccia”, dice il virologo, intervistato dal Corriere della Sera. Qui la notizia completa.

Ore 10,30 – Roma, al via la campagna vaccinale per forze dell’ordine e vigili del fuoco – A Roma e provincia è iniziata oggi la campagna vaccinale per forze dell’ordine e vigili del fuoco con le dosi AstraZeneca. Le somministrazioni per gli operatori under 55 previste nei cinque hub della provincia: saranno circa 800 al giorno.

Ore 10,00 – Scuola, il neo ministro Patrizio Bianchi: “Decido subito sulla maturità, poi riporteremo gli studenti in classe” – “Prima decidiamo sulla maturità, poi riportiamo gli studenti in classe”: lo afferma il neo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi (qui il suo profilo), in un’intervista. Qui la notizia completa.

Ore 8,30 – Zaia: “Non si può dare lo stop allo sci 4 ore prima. I ristori non bastano, vanno pagati i danni” –  “Ora non si può parlare solo di ristori. In questo caso ci vorranno degli indennizzi”, dice il governatore del Veneto. Qui la notizia completa.

Ore 7,45 – “Abbandonati e umiliati”: la protesta dei maestri di sci per le nuove chiusure – Il Collegio Nazionale dei maestri di sci, appresa la notizia che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali, ufficializzata alle ore 19 di ieri, domenica 14 febbraio 2021, per mezzo di un comunicato stampa del Ministero della sanità, intende esprimere tutto il suo sgomento e la disarmante situazione di abbandono che sembra voler solamente penalizzare la montagna, i suoi operatori e in particolare i maestri di sci italiani. Qui l’articolo completo.

Ore 07,00 – Meloni: “Mazzata finale per lo sci. Per il governo gli italiani sono sudditi” – “È scandalosa la superficialità con la quale si prendono in giro cittadini e imprese, procedendo a tentoni, trattando gli italiani come sudditi. Basta!”. Giorgia Meloni prende posizione così facendo osservare che “solo pochi giorni fa il governo Conte-Speranza e il Cts avevano autorizzato la riapertura delle piste sci dal 15 febbraio nelle regioni in zona gialla. A 24 ore dalla ripartenza, lo stesso Cts dice che non ci sono più le condizioni e il governo Draghi-Speranza decide un altro rinvio”.

“È la mazzata finale – sottolinea la leader FdI – per tantissimi operatori, che non hanno lavorato per mesi subendo perdite enormi e che per organizzare la riapertura hanno sostenuto spese, assunto personale, venduto skipass, accettato prenotazioni alberghiere. Quando verranno ristorate queste imprese? Quanti soldi verranno stanziati per pagare i danni di questa scelta? Chi dirà ai lavoratori appena assunti che da domani dovranno rimanere a casa? Ma – incalza – soprattutto: come lavorate?”.

Ore 06,30 – Impianti da sci, sconcerto di Bonaccini: “Rispettiamo le regole, ma aiuti subito” – “Non posso non esprimere stupore e sconcerto, anche a nome delle altre Regioni, per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a pochissime ore dalla annunciata e condivisa ripartenza per domani”. A parlare è il presidente della Regione Emilia-Romagna, e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. “Solo una settimana fa – ricorda, sempre su Facebook – il Cts nazionale aveva validato la riapertura di queste attività in zona gialla attraverso linee guida molto stringenti, formulate dalle Regioni in accordo coi gestori e secondo le indicazioni degli stessi tecnici. Così come siamo stati noi presidenti a condividere di bloccare gli spostamenti tra regioni, anche in zona gialla, anche per le prossime settimane. Poi, in queste ore, abbiamo assistito ad un cambio repentino di orientamento da parte del Cts, che spiazza totalmente i gestori degli impianti e quanti avevano già prenotato”.

“Non mi sono mai permesso di sindacare le misure per contenere i contagi, perché il contrasto dell’epidemia era e resta la priorità assoluta; ma cambiare le regole all’ultimo minuto, apprendendolo peraltro – annota Bonaccini – dalle agenzie di stampa, è un danno enorme per gli operatori economici, che hanno già visto saltare il grosso della stagione invernale e si erano preparati con pazienza e sacrificio alla giornata di domani”. “Le regole si rispettano, ci mancherebbe altro, ma ora – incalza – servono subito aiuti economici concreti e immediati”.

Covid ultime notizie in Italia e nel mondo: cosa è successo ieri

Cts: “Non ci sono condizioni per aprire piste da sci” – Alla luce delle “mutate condizioni epidemiologiche” dovute “alla diffusa circolazione delle varianti virali” del virus, “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale”. È quanto ha risposto il Comitato tecnico scientifico alla richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza di “rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura” dello sci, “rimandando al decisore politico la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose”.

Vaccini, quasi 3 milioni di dosi somministrate – Sono 2.962.975 le dosi di vaccino contro il Covid-19 finora somministrate in Italia, l’81.1% del totale di quelle consegnate (3.651.270, di cui 3.288.870 Pfizer/BioNTech, 112.800 Moderna e 249.600 Astrazeneca). La somministrazione ha riguardato 1.868.171 donne e 1.094.804 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 1.279.555. È quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 8.00 di oggi. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 2.022.265 operatori sanitari, 550.634 unita’ di personale non sanitario, 322.837 ospiti di strutture residenziali e 67.239 over 80.

Nuova Zelanda ordina lockdown di 3 giorni ad Auckland – Il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha ordinato un lockdown di livello 3 a Auckland, in seguito alla scoperta di tre nuovi casi di Covid-19 nella maggiore città del Paese. Le restrizioni saranno in vigore per tre giorni e prevedono la chiusura dei luoghi pubblici e il divieto di assembramenti oltre le 10 persone salvo matrimoni e funerali. Le scuole e i negozi possono restare aperti purché venga rispettato il distanziamento. Il resto della Nuova Zelanda è invece sottoposto a un lockdown di livello 2, con restrizioni più blande.

Leggi anche: 1. Spostamenti tra regioni: cosa succede dopo il 15 febbraio / 2. Sci, dal 15 febbraio riaprono gli impianti: in quali regioni e le nuove regole / 3. Come leggere i dati Covid: peggiorano i numeri nel Centro Italia

4. Vaccini Covid, la Asl di La Spezia inserisce omosessuali tra “soggetti con comportamenti a rischio” / 5. Vaccini, gli effetti si iniziano a vedere anche in Italia? Il calo della percentuale dei casi tra gli operatori sanitari (forse) ci indica qualcosa / 6. Covid, scoperta a Milano una nuova variante

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