Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:48
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Milano, chiude il reparto Covid al Policlinico. Il medico: “La guerra è finita”

Immagine di copertina

Milano, chiude il reparto Covid al Policlinico. Il medico: “La guerra è finita”

Sta circolando molto nel web il toccante post pubblicato su Facebook da Andrea Artoni, medico del Policlinico di Milano, che ha descritto la sua ultima notte all’interno del reparto Covid-19 dell’ospedale: dopo due mesi di lotta contro il Coronavirus, infatti, il reparto chiude. L’emergenza sta rientrando e,  seppur gravi, i numeri della pandemia iniziano a essere più incoraggianti. E adesso che i ritmi si stanno finalmente abbassando, dalla memoria di chi ha vissuto in prima linea la battaglia contro questo nemico invisibile e letale emerge tutta la fatica e l’orgoglio di questi mesi.

“Notizia di due ore fa – scrive Artoni – che il reparto chiude. E’ finita questa fase. Passiamo dal rosso al grigio. Emozione. Lunedì ci troviamo a fare la foto tutti assieme. Colleghi da una vita e amici nuovi. Sarà un legame che rimarrà. Vi porterò tutti nel cuore come porterò dentro i pazienti, sono stati davvero il motivo e la forza che ci hanno fatto andare avanti, malgrado alcune scellerate scelte di chi ci doveva amministrare. Una pezza gli ospedali l’hanno messa, ma il primo scopo della sanità dovrebbe essere di non fare ammalare la gente”.

“La sensazione – spiega ancora il medico – è un po’ quella dei soldati giapponesi che si rendono conto dopo anni che la guerra è finita. Ci sentiamo anacronistici e un po’ fuori luogo sotto le nostre mascherine, doppio guanto, doppio camice visiera e cuffia. Abbiamo paura di disturbare la narrativa corrente, ottimismo e ripartenza. C’è anche una certa dose di stanchezza. Due mesi e mezzo di questa vita sono fisicamente pesanti. Non si stacca mai, a un certo punto l’adrenalina finisce. Siamo in riserva e iniziamo a perdere qualche pezzo per strada”.

Non manca il ricordo dei tanti pazienti – e anche di qualche collega – che non ce l’ha fatta contro il Covid: “E’ stato un periodo – ammette il medico del Policlinico di Milano – emotivamente intenso e difficile. Troppi morti. Troppo carico su di noi. Troppe volte sentirsi dire dal marito confinato a casa ‘tenga per me la mano di mia moglie e le dia una carezza per me‘. Ci siamo commossi tutti tante volte, anche quelli che fanno i duri e i burberi. Ognuno ha adottato dei parenti e cercato via telefono di instaurare un rapporto, professionale e affettuoso. Le telefonate emotivamente difficili le facevamo nel nostro giardino degli ulivi, me le ricordo tutte, una a una. Tante decisioni difficili. I pazienti che avevano speranze su cui investire e quelli che no, arriviamo al massimo fino a qua. Tante tante volte”.

“Penso possiamo essere orgogliosi – continua il post – del lavoro che abbiamo fatto assieme. Abbiamo affrontato questa cosa mostruosa e inaudita e in poche settimane siamo riusciti a dare un senso, stravolgendo il nostro modo di lavorare. Non solo io mi sento il soldato giapponese, ma se guardo gli ultimi pazienti sono davvero dei reduci. Due li ho accettati io la prima notte, all’inizio di marzo. Sono ancora qua. Uno è ormai la mascotte del reparto, tossicodipendente, senza fissa dimora, in questi due mesi ci ha sfinito di storie assurde come quando completamente fatto si è addormentato su una nave da carico ad Amsterdam e si è trovato a Capo Nord. Mangiando una media di 5 budini al giorno. Anche per lui abbiamo fatto qualcosa”.

Infine Artoni, che in questi mesi ha sempre aggiornato la propria pagina Facebook rendendola una sorta di “diario dal fronte”, conclude il suo ragionamento con una speranza: “Queste pagine sono state terapeutiche per me, non riuscivo a raccontare in altro modo quello che succedeva lì dentro. Spero davvero di non scrivere mai più di Covid”.

Leggi anche:

1. “In Italia 19mila vittime per Covid in più rispetto alle cifre ufficiali”: lo studio dell’Inps / 2. Autoritarismo, feeling con Salvini e dubbi sulla sperimentazione: chi è davvero Giuseppe De Donno (di Selvaggia Lucarelli) / 3. Dal Pio Albergo Trivulzio alla Regione: in Lombardia è sempre battaglia aperta

4. La classifica dei Paesi che hanno fatto più tamponi: non mancano le sorprese / 5. Zaia spiega alla Lombardia come potrebbe fare i tamponi risparmiando / 6. Palermo, arrestato per corruzione il commissario per l’emergenza Coronavirus in Sicilia

7. Ricciardi sulla sanità lombarda ha una sola “colpa”: aver detto la verità / 8. Scienziati somari negano che il virus si è indebolito: vogliono tenere la gente in casa per arricchirsi (di Massimo Clementi) / 9. “Zone rosse di serie A e di Serie B, a noi nessun fondo. Il governo ci discrimina”: parla il sindaco di Treviso

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Rissa sul volo Napoli-Ibiza, due donne si strappano i capelli e urlano | VIDEO
Cronaca / Mattia Giani morto dopo il malore in campo, il papà: “Non c’erano medici, ambulanza in ritardo e nessuno usava il defibrillatore”
Cronaca / Prefetto di Roma: “Grandissima attenzione su eventi sportivi”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Rissa sul volo Napoli-Ibiza, due donne si strappano i capelli e urlano | VIDEO
Cronaca / Mattia Giani morto dopo il malore in campo, il papà: “Non c’erano medici, ambulanza in ritardo e nessuno usava il defibrillatore”
Cronaca / Prefetto di Roma: “Grandissima attenzione su eventi sportivi”
Cronaca / Napoli, sgominato nuovo clan: pizzo anche al Castello delle Cerimonie
Cronaca / Giubileo 2025, la sfida dell’accoglienza e il futuro globale di Roma
Roma / Roma, autobus in fiamme a Tor Sapienza: tre intossicati
Cronaca / Fedez contro Gramellini: “Di essere l’idolo della sinistra non mi frega un ca…”
Cronaca / Giovani, precari e depressi: l’impatto delle disuguaglianze sulla salute mentale delle nuove generazioni
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Strage Suviana, trovati i corpi di due dispersi: salgono a cinque le vittime accertate