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Coronavirus in Italia, ultime notizie: dopo 104 giorni riapre pronto soccorso di Codogno, negativo il paziente sospetto. Oggi solo 177 nuovi casi (la metà in Lombardia)

Immagine di copertina
Un dipendente del Comune di Torino viene sottoposto al controllo della temperatura con un termoscanner, 11 maggio 2020. ANSA/TINO ROMANO

Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Ieri è stato il primo giorno di libera circolazione all’interno del Paese. Il bollettino della Protezione Civile di oggi conta 177 nuovi contagi e 88 decessi. Qui le ultime notizie sulla pandemia nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, giovedì 4 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.

S&D

Ore 22,30 – Azzolina: “Obiettivo riportare tutti a scuola a settembre” – Nel pomeriggio a Palazzo Chigi si è svolto un lungo incontro sulla scuola e sul ritorno nelle aule a settembre. Al faccia a faccia, richiesto dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e presieduto dal premier Giuseppe Conte, hanno partecipato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, i rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali, delle organizzazioni sindacali, dei genitori, degli studenti, delle scuole paritarie. “L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo” ha dichiarato la Azzolina, che poi ha aggiunto: “Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per 4 miliardi. Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme, ciascuno per la propria parte: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola”.

Ore 20,08 – Ministero Salute, stop limite partecipanti ai funerali. Tornano consentiti i funerali, senza più il limite di 15 persone “aventi titolo”, cioè congiunti del defunto, ma sempre con prudenza, distanze e mascherine. ​Lo prevede una nuova circolare del ministero della Salute, che contiene un aggiornamento delle precedenti indicazioni ​riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione.

Ore 19,10 – Spadafora: “Finale Coppa Italia il 17 giugno” – “Le due semifinali di Coppa Italia sono stat anticipate: si giocheranno il 12 e il 13 giugno. La finale il 17 giugno”. Lo ha detto il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora in una diretta Facebook.

Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – Sono 38.429 (-868) le persone attualmente positive, 33.689 (+88) i decessi e 161.895 (+957) i guariti, per un totale di 234.013 (+177) casi: è quanto emerge dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile sull’epidemia di Coronavirus in Italia. Dei 38.429 positivi, 5.503 (-239) sono ricoverati in ospedale, 338 (-15) necessitano di cure in terapia intensiva, mentre 32.588 (-614) si trovano in isolamento domiciliare. Continua anche oggi il decremento degli attuali positivi che calano di ulteriori 868 unità (ieri il dato registrato era stato di -596 rispetto al giorno precedente). Oggi purtroppo si registrano 88 morti (ieri erano stati 71), mentre sono 957 i guariti (ieri erano stati 846). Nel computo dei casi totali si registrano 177 nuovi casi (ieri erano stati 321) con la Lombardia che resta la Regione  con il maggior numero dei casi, seppur con “soli” 84 nuovi casi. Si conferma anche oggi, inoltre, il decremento dei ricoveri in ospedale, che diminuiscono di ulteriori 239 unità (ieri erano stati -174), e anche quello delle persone che necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva. Oggi, infatti, il numero inerenti ai ricoverati in terapia intensiva scende di altre 15 unità (il dato di ieri era di -55). Scende anche il numero di coloro che si trovano in isolamento domiciliare: -614 rispetto ai -367 registrati ieri. Per quanto riguarda i tamponi, invece, oggi sono stati realizzati 49.953 test a fronte dei 37.299 tamponi effettuati ieri e dei 52.159 dell’altro ieri. Il bollettino della Protezione Civile.

coronavirus italia

Ore 17,00 – Negativo paziente sospetto a Codogno – È risultato negativo al tampone il paziente sospetto Covid che questa mattina si era presentato al pronto soccorso di Codogno, in provincia di Lodi, che aveva appena riaperto dopo oltre 100 giorni. Lo riferisce all’Agi una fonte ospedaliera. Leggi qui la notizia completa.

Ore 16,15 – Gimbe: “In Sardegna quota più bassa di positivi” – Secondo i numeri elaborati dalla fondazione Gimbe e basati sui dati diffusi dalla Protezione Civile aggiornati a ieri la quota più bassa di positivi si trova in Sardegna, mentre quella più alta si riscontra in Liguria, seguita dalla Lombardia.

Ore 15,30 – Da febbraio ad aprile in Italia un morto su 10 per Coronavirus – Nei mesi di febbraio, marzo e aprile in Italia oltre un decesso su 10 è stato per Coronavirus. È quanto rileva oggi il secondo rapporto Istat-Iss sull’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla mortalità, secondo cui “rispetto alla mortalità per il complesso delle cause, i decessi Covid-19 riportati alla Sorveglianza integrata risultano pari all’11 per cento dei decessi totali avvenuti nel periodo dal 20 febbraio al 30 aprile 2020”. Se si considerano le tre aree di diffusione “essi sono in media il 19 per cento del totale dei decessi nelle province a diffusione ‘alta’, il 6 per cento nelle province a diffusione ‘media’ e il 2 per cento in quelle a diffusione ‘bassa’”.

Ore 15,20 – Codogno, primo caso sospetto di Covid nel giorno della riapertura del pronto soccorso – Nel giorno della riapertura dopo oltre 100 giorni è stato registrato un nuovo caso di sospetto Coronavirus al pronto soccorso di Codogno. Dopo l’arrivo il paziente è stato instradato su un percorso dedicato che lo isola dagli altri malati, in attesa delle verifiche sul suo stato di salute. Da un’ecografia polmonare sarebbe emerso un quadro compatibile con l’infezione da Covid-19 che però deve essere confermata dal tampone a cui sarà sottoposto il paziente. (leggi la notizia)

Ore 12,30 – Brusaferro: “No a uso eccessivo di disinfettanti” – Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, in audizione presso la Commissione d’inchiesta sulle ecomafie, ha dichiarato che “le disinfezioni possono provocare effetti indesiderati se usate in modo estensivo e intensivo. Perché un eccesso di disinfettanti arriva negli scarichi ed entra in un ciclo”. Sulle mascherine chirurgiche, invece, il presidente dell’Istituto superiore di sanità ha precisato: “Non possono essere riutilizzate: vanno bene dalle 2 alle 6 ore” (leggi la notizia).

Ore 12,00 – Il bollettino dello Spallanzani – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 76 pazienti, di cui 27 positivi al Covid-19 e 49 sottoposti a indagini”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani.  L’ospedale romano precisa che “6 pazienti necessitano di supporto respiratorio”. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 462”, si legge ancora.

Ore 10,00 – Crisanti: “App Immuni? Impatto se la scarica il 90%” – “L’App ‘Immuni’ potenzialmente è una buona idea. Così com’è concepita e con i livelli di identificazione dei casi penso che abbia un impatto molto, molto basso. Penso che per avere un impatto dovrebbe essere scaricato almeno dal 90% degli italiani”. ​Così ad Agorà Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia all’università di Padova.

Ore 08,55 – Crisanti: “I primi segni del Coronavirus sono di gennaio” – “Abbiamo fatto tre tipi di test, il tampone, il test sierologico e l’analisi medica di tutta la popolazione. Per quanto riguarda il tampone confermiamo che non ci sono nuovi casi positivi. Il test sierologico invece ha rivelato delle sorprese molto interessanti: c’è un numero importante di persone che al primo campionamento del 25 febbraio stavano bene e che invece ora hanno anticorpi. Quindi, circa il 5% della popolazione di Vo’ Euganeo ha anticorpi e questo ci permette di datare l’ingresso del virus dalla prima/seconda settimana di gennaio”. Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia all’università di Padova e fautore dell’esperimento Vo’, con test a tappeto sull’intera popolazione, in collegamento con Agorà su Rai 3.

Ore 08,20 – Ryanair, da luglio tornano i voli: ma ci saranno 3mila licenziamenti – Anche Ryanair cerca di tornare in carreggiata dopo questi mesi di lockdown: la celebre compagnia low cost ha annunciato che dal primo luglio riprenderà il 40 per cento dei voli interrotti a causa del Coronavirus. Il danno economico per la compagnia è stato enorme: secondo le stime, il numero dei passeggeri a maggio 2020 è stato del 99,5 per cento inferiore rispetto allo stesso mese del 2019. Sono stati solo 701 i voli organizzati a maggio 2020 da Ryanair. Per questo motivo, la compagnia ha annunciato anche 3mila licenziamenti e la riduzione del 20 per cento degli stipendi.

Coronavirus Italia | Ore 07,50 – Dopo 104 giorni riapre il pronto soccorso di Codogno – Dopo 104 giorni dalla chiusura del 21 febbraio, quando venne scoperto quello che è passato alla storia come il “paziente 1” (primo caso di Coronavirus in Italia), il pronto soccorso di Codogno riapre. Stamattina, dalle 8, il personale sanitario specializzato nelle emergenze/urgenze tornerà in servizio nel presidio del Basso Lodigiano. Nel confronto di ieri, i medici e il personale sanitario del pronto soccorso hanno stabilito gli ultimi dettagli per la riapertura: sarà ovviamente obbligatorio il rispetto delle norme anti-Covid, come il distanziamento tra i malati che arrivano nella struttura. Ci saranno percorsi diversi per i pazienti affetti dal Coronavirus e per tutti gli altri. Il personale sarà composto dagli stessi 27 membri impiegati prima della chiusura e che in questo periodo sono stati spostati all’ospedale di Lodi.

Ore 07.00 – Olanda, da metà giugno ok ai viaggi in Italia – A partire dal 15 giugno gli olandesi potranno recarsi in Belgio, Croazia, Germania, Italia, e nei territori olandesi nei Caraibi. Lo ha annunciato il primo ministro olandese Mark Rutte, spiegando che questa misura verrà poi estesa ad Austria, Francia, Spagna e Svizzera, quando solleveranno le limitazioni ai turisti olandesi. Niente da fare per ora per Gran Bretagna e Svezia, paesi considerati troppo a rischio. I viaggi fuori dall’area Schengen rimangono sconsigliati.

CORONAVIRUS ITALIA – COSA È SUCCESSO IERI

Conte: “Virus non è scomparso, ora fare i conti con emergenza economica” – “Il virus non è scomparso” ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi aggiungendo però che “i numeri sono incoraggianti” e che è giusto “ritrovare l’entusiasmo”. Il premier ha poi sottolineato che ora bisogna fare i conti con l’emergenza economica e che bisogna agire con “lo spirito che avemmo nel Dopoguerra” e nel segno della condivisione. Leggi qui che cosa ha detto il presidente del Consiglio.

Per l’Italia in campo oltre 300 miliardi tra deficit e fondi Ue. Come ricostruito dall’Agi ammontano ad oltre 300 miliardi di euro complessivamente le risorse che l’Italia potrebbe arrivare a dispiegare per affrontare l’emergenza Coronavirus. Tra le risorse ci sono innanzitutto i 75 miliardi in deficit che il governo ha già messo in campo con due diverse manovre (la prima a marzo con il decreto Cura Italia da 20 miliardi e la seconda a maggio con il decreto Rilancio da 55 miliardi). Ci sono poi i fondi Ue. Il nostro Paese potrà contare su circa 270 miliardi attraverso nuovi strumenti Ue su cui c’è l’accordo. Sure, Mes e Bei mobiliteranno insieme 540 miliardi, e la quota per l’Italia sarà di oltre 96 miliardi: risorse che in parte dovrebbero essere disponibili da questo mese.

Fiumicino, famiglia di ritorno dagli Usa positiva al Covid: autoisolamento – Una intera famiglia, residente a Roma e rientrata in Italia dagli Usa, è risultata positiva al Coronavirus al suo arrivo a Fiumicino. A dichiararlo l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “La famiglia – ha dichiarato l’assessore – si è posta in auto isolamento contattando prontamente i competenti servizi sanitari della Asl territoriale. E’ stato immediatamente avviato dal Seresmi il contact tracing internazionale sia per il volo Chicago-Francoforte che per il volo Francoforte-Fiumicino per rintracciare, come da protocollo, il resto dei viaggiatori. Il nucleo familiare è stato molto collaborativo e responsabile”. La famiglia è rientrata a casa da Fiumicino con un’auto privata e senza contatti con altre persone. “Al momento – conclude D’Amato – non ci sono particolari problematicità, ma l’allerta sugli scali aeroportuali e ferroviari di Roma resta elevata”.

Coronavirus Italia | L’Istat: in un mese persi 274mila occupati, calo mezzo milione rispetto a un anno fa – L’Istat ha diffuso i dati sull’occupazione aggiornati al mese di aprile 2020. Impressionante l’impatto della crisi economica provocata dall’emergenza Coronavirus. Rispetto a marzo si registrano meno 274mila occupati in Italia (-1,2%). Rispetto al mese di aprile 2019 il calo è addirittura di 497mila unità (-2,1%). Aumentano de 5,4% le persone inattive rispetto a marzo (sono 746mila in più). Il boom degli inattivi fa crollare al 6,3% il tasso di disoccupazione, che tra i giovani scende addirittura al 20,3%.

Accordo Takis-Rottaph per il vaccino italiano – Secondo quanto riferisce l’Ansa è stato siglato un accordo di collaborazione tra le aziende biotech italiane Rakis e Rottapharm Biotech per lo siluppo di un vaccino contro il coronavirus, ideato dalla Takis e chiamato Covid-eVax. Le due aziende hanno spiegato che, nell’ambito dell’accordo Rottapharm Biotech mette a disposizione le sue competenze nello sviluppo di farmaci innovativi e il supporto finanziario fino al completamento della fase I/II dei test clinici.

Al via la Fase 3: spostamenti liberi tra regioni. Code sullo stretto di Sicilia, traffico in autostrada e mascherine sul treno. Ha preso il via la Fase 3, con gli spostamenti liberi tra regioni. Da ieri per gli italiani c’è piena libertà di circolazione sull’intero territorio nazionale, nonostante la perplessità di alcuni presidenti di regione. Fin dalle prime ore dell’alba del 3 giugno code sullo Stretto di Messina per la Sicilia, ritorno del traffico in autostrada, obbligo di registrazione prima di arrivare in Sardegna, in Puglia resta la necessità di segnalare gli arrivi, tranne che per motivi di lavoro e di salute.

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Leggi anche: 1. Chi decide sulle zone rosse? La legge dice che su Alzano e Nembro hanno torto sia Conte sia Fontana/ 2. Vi mostriamo la lettera che Crisanti inviò alla Sanità Veneta raccontando una “piccola bugia” sui tamponi agli asintomatici (di S. Lucarelli)

3. Recovery Fund, luci e ombre della proposta che sfida la storia / 4. Dopo il Covid il ministro Amendola vuole riformare l’Oms, ma il governo se ne è dimenticato / 5. “Vi spiego cosa intendevo quando ho detto che la Lombardia aggiusta i numeri sul Covid”: Cartabellotta a TPI

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