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Cariche sugli studenti, Lamorgese: “C’è stato un cortocircuito”. E chiude sui codici identificativi per i poliziotti

Immagine di copertina
Ansa

“C’era una direttiva mia, del ministero dell’Interno, per tutto il periodo della pandemia” che vieta i cortei “per ragioni di salute pubblica, però d’altra parte evidentemente c’è stato un cortocircuito” tra i ragazzi che volevano manifestare e le forze di polizia che si sono trovate “con una cinquantina di persone che volevano manifestare in una zona non prevista”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a proposito delle manifestazioni, represse dalle forze dell’ordine, per la morte di un 18enne in provincia di Udine, nell’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro.

La ministra dell’Interno, al termine della riunione in Prefettura a Milano del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, ha sottolineato che alla manifestazione erano presenti “provocatori”. Secondo Lamorgese, serve quindi “un maggiore ascolto da parte delle istituzioni e per evitare cortocircuiti c’è sempre il dialogo dal quale non si può prescindere. I fatti accaduti sono gravi, però, rilevo che c’è stata anche la presenza di provocatori da un lato, questo risulta dalle denunce fatte in alcune città, ma dobbiamo anche valutare quelle che sono le modalità di comportamento da parte della polizia”.

A Milano, ha spiegato il ministro, “una parte ha cercato di andare su un percorso non autorizzato, dove c’era la sede della Confindustria. Le immagini verranno visionate in modo puntuale da parte della magistratura, certamente dobbiamo evitare questo cortocircuito perché percepiamo il malessere di questi giovani, che non va sottovalutato”.

E sulla richiesta di codici identificativi da apporre sulle divise dei poliziotti risponde: “Sono già in essere le telecamere sui caschi delle forze di polizia che servono a documentare le azioni proprio per la massima trasparenza e questo serve a tutti, a chi manifesta, ma anche alle forze di polizia. Siamo in questa fase ora, non mi sposterei“.

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