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Bologna, stella di David sulla porta del discendente di una famiglia di deportati

Immagine di copertina
ANSA/UFFICIO STAMPA RAI

Bologna, stella di David sulla porta del discendente di una famiglia di deportati

A Bologna un uomo, discendente di una famiglia ebrea sterminata nell’Olocausto, ha trovato tracciata sulla porta di casa sua una stella di David, con una freccia che indica il suo cognome sul campanello. L’uomo, la cui testimonianza è stata raccolta dalla Tgr Rai dell’Emilia-Romagna, ha già sporto denuncia alle forze dell’ordine.

“Verso le 10 sono andato a prendere il caffè al bar e sui campanelli ho visto questa scritta con il simbolo, la stella di David, con una freccia che va verso il mio nome nel campanello”, ha detto l’uomo al tg regionale. “Ho sentito il cuore battere forte, mi si è stretta la gola e mi sono chiesto ‘cosa devo fare?’. Io sono agnostico, quindi mi sembrava anche strano subire una discriminazione sulla base di una militanza religiosa”.

L’uomo ha detto che, a differenza di quanto annunciato da alcune persone che, in Piemonte, hanno trovato scritte simili, farà cancellare la scritta. “Ho perso nella Shoah tutta la famiglia di mio padre tranne lui”.

“Bologna non merita questi scempi e non rinuncerà mai a far valere la forza della memoria, la comunità ebraica è una parte importante della nostra città”, ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, commentando l’episodi.

Si tratta dell’ennesimo atto di antisemitismo compiuto negli ultimi giorni. A Torino pochi giorni fa è comparsa la scritta “Crepa sporca ebrea” tracciata con un pennarello nero sul muro del pianerottolo della signora Maria Bigliani, pensionata 65enne di origine ebraica. In provincia di Cuneo, a Mondovì, a pochi giorno dal Giorno della Memoria è comparsa sulla porta di casa del figlio di una deportata la scritta antisemita: “Juden hier” (Qui abita un ebreo).

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