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Pistoia, sono stati due 13enni a sparare contro il migrante ospite della parrocchia

Immagine di copertina
Il migrante gambiano contro cui sono stati sparati colpi a salve

I due, che hanno esploso colpi a salve con una pistola scacciacani, si sono difesi dicendo di aver voluto fare una goliardata

Sono stati due 13enni a sparare contro uno dei migranti ospiti della parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia, la sera del 2 agosto 2018.

Lo hanno stabilito le indagini della Questura di Pistoia, grazie a una serie di testimonianze e all’esame delle immagini di sorveglianza della zona.

I colpi sono stati esplosi con una pistola caricata a salve. Il migrante, di nazionalità gambiana, non era rimasto ferito.

Durante le perquisizioni nelle loro case, alla presenza dei genitori, i due minorenni autori del gesto hanno ammesso le loro responsabilità e hanno spiegato di aver agito per fare una goliardata, escludendo motivi razziali o politici.

Nell’abitazione di uno di loro sono state trovate la postola scacciacani utilizzata e circa 200 proiettili a salve.

Trattandosi di cittadini minori di 14 anni, i due non sono imputabili per legge: il fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Firenze.

L’episodio era stato denunciato da Don Massimo Biancalani, il parroco della parrocchia di Vicofaro.

“A Vicofaro ci sono stati degli spari! Due giovani italiani al grido “negri di m…” hanno sparato uno o due colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti che fortunatamente è rimasto illeso. Sono in corso le indagini, per il momento non so dirvi altro”, aveva scritto su Facebook Biancalani.

Sempre su Facebook un volontario della parrocchia, Doriano Marianelli, aveva raccontato: “Ero in ufficio con don Massimo Biancalani quando è entrato un profugo e ponendolo sulla scrivania ci ha mostrato un bossolo di pallottola. Stava camminando quando gli hanno sparato. Poco prima di questo episodio, in fondo alla piazza sono passati in bicicletta tre adolescenti ed hanno urlato “negri!”, per poi scappare”.

Don Biancalani è stato più volte al centro delle polemiche e di attacchi per il suo impegno e la sua scelta di accoglienza di un gruppo di migranti.

L’estate scorsa il parroco aveva deciso di portare in piscina i migranti ospiti del suo centro ed era stato per questo criticato via social dal leader della Lega, Matteo Salvini.

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