Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

I Caraibi velenosi della Toscana

Immagine di copertina

Le bellissime spiagge toscane di Rosignano Solvay nascondono un livello di inquinamento ambientale molto alto, provocato dagli scarichi di una fabbrica locale

Le spiagge di Rosignano Solvay, in Toscana, ricordano quelle tipiche della regione caraibica, a numerose ore di volo dall’Italia. Dietro i granelli di sabbia bianchi e l’acqua cristallina, tuttavia, si nasconde un altissimo livello di inquinamento ambientale. Secondo un rapporto pubblicato nel 1999 dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, il sito sarebbe tra i 15 tratti costieri più inquinati del Mediterraneo.

Rosignano Solvay è un paese nato nei primi anni del Novecento in seguito agli investimenti dell’imprenditore belga Ernest Solvay, che decise di costruirvi uno stabilimento per la fabbricazione della soda caustica.

A metà degli anni Sessanta la fabbrica cominciò a inquinare notevolmente il tratto costiero situato a sud del paese.

Paradossalmente, è proprio l’inquinamento ad aver dato origine alle famose spiagge bianche di Rosignano: il colore della sabbia è infatti dovuto agli scarti chimici che lo stabilimento riversa costantemente in mare, attraverso un canale di scolo chiamato “fosso bianco”.

Il 90 per cento degli scarti della fabbrica di soda caustica è composto da calcare e il restante 10 per cento da cloruro di calcio. Secondo la Onlus Medicina Democratica di Livorno, dal 1939 a oggi sono state versate anche 600 tonnellate di mercurio davanti allo stabilimento di Rosignano.

A causa degli interessi economici che ruotano intorno allo stabilimento, tuttavia, le attività della fabbrica continuano senza gli adeguati controlli di sicurezza relativi all’impatto delle sostanze scaricate nell’ambiente esterno.

Sono gli stessi cittadini di Rosignano Solvay a difendere l’operato della fabbrica e a minimizzare l’impatto negativo dell’inquinamento sulle spiagge. Sebbene il numero dei lavoratori dal 1965 a oggi si sia abbassato di quasi 4.000 unità, lo stabilimento è ancora l’unica fonte di reddito per molte famiglie.

I dati di Medicina Democratica di Livorno, forniti a The Post Internazionale, segnalano al contrario un impatto negativo sulla salute dei cittadini nell’area Livorno-Collesalvetti.

Tra il 2008 e il 2010 la zona ha registrato un tasso di mortalità superiore alla media regionale relativa allo stesso periodo, aumentando del 2,2 per cento per gli uomini e dell’8,3 per cento per le donne, con uno scarto pari a 66 persone di sesso maschile e 286 di sesso femminile che hanno perso la vita.

Inoltre, i dati sulla frequenza di tumori e sulla mortalità prematura (sotto i 65 anni) sono entrambi al di sopra della media regionale di diversi punti percentuali.

L’esposizione a determinati inquinanti, come mercurio, arsenico, amianto e polveri sottili, aumenta sensibilmente il rischio di morte per malattie al sistema nervoso, malattie del cuore, malattia di Alzheimer e patologie renali.

“Tremila morti, nessun colpevole” titolava il quotidiano italiano La Repubblica il 20 novembre 2014, il giorno dopo la sentenza della Cassazione per il processo Eternit di Casale, quando i reati commessi da Stephan Schmidheiny – il magnate che non si curò degli effetti dell’amianto sui cittadini del Monferrato – erano caduti in prescrizione; i dati di Medicina Democratica di Livorno suggeriscono che Rosignano ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo scandalo ambientale del Bel Paese.

(La foto dell’articolo è stata presa dal profilo Flickr di Simone Girlanda)

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI