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Artemis, lanciato il razzo Nasa: primo passo per il ritorno sulla Luna

Immagine di copertina
Credit: EPA/NASA / BILL INGALLS

Artemis, lanciato il razzo Nasa: primo passo per il ritorno sulla Luna

È stato lanciato il razzo Artemis 1, il primo del programma Nasa che punta a riportare l’uomo sulla Luna. Secondo l’agenzia spaziale statunitense, si tratta del razzo più potente della storia, composto dal Sistema di lancio spaziale (Sls) e dalla capsula Orion. Il lancio di oggi arriva dopo diversi rinvii a causa di problemi tecnici e maltempo. All’interno del razzo, per questa prima missione, viaggiano tre manichini e un peluche: lo scopo sarà quello di sperimentare nuovi sistemi e materiali per viaggi spaziali di lunga durata, in vista anche di future missioni verso Marte.

S&D

Il viaggio dalla Terra alla Luna e di nuovo verso la Terra durerà circa 25 giorni, fino all’ammaraggio nell’Oceano Pacifico previsto per l’11 dicembre. Il razzo arriverà a 450.000 chilometri dalla Terra, la distanza maggiore mai percorsa da un mezzo realizzato per il trasporto di esseri umani, superando il lato nascosto della Luna di 64.000 chilometri.

La missione servirà a preparare in futuro il lancio di Artemis 2 e 3, che invece viaggeranno con un equipaggio. Con Artemis 3 per la prima volta dal 1972 gli astronauti torneranno a camminare sul suolo lunare: la missione, prevista per il 2025, porterà per la prima volta una donna sulla superficie del satellite terrestre. Successivamente un’altra missione Artemis vedrà l’allunaggio della prima persona di colore. La Nasa intende costruire una base sulla Luna, come punto di partenza per la preparazione di missioni con equipaggio verso Marte nel prossimo decennio. Alla costruzione del razzo ha preso parte anche l’Agenzia spaziale europea (Esa), che ha realizzato il Modulo di servizio europeo, che deve fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua alla capsula Orion. I pannelli solari sono stati costruiti in Italia, dove è stata realizzata molta della tecnologia a bordo della capsula. A bordo del mezzo c’è anche ArgoMoon, nanosatellite realizzato dall’italiana Argotec col coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il nanosatellite, l’unico mezzo selezionato dalla Nasa tra quelli europei proposti, scatterà immagini della missione e testerà nuovi sistemi di comunicazione.

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