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Tour de France 2022, ottava tappa: l’orgoglio di Van Aert

Immagine di copertina
Credit: EPA/YOAN VALAT

Tour de France 2022, ottava tappa: l’orgoglio di Van Aert

La maglia verde Wout Van Aert (Jumbo Visma) ha vinto l’ottava tappa del 109° Tour de France che portava la carovana gialla da Dole in Borgogna a Lausanna in Svizzera, attraverso 186 chilometri di continui, ancorché non troppo impegnativi, saliscendi. Il fiammingo ha così bissato il successo della quarta frazione a Calais, precedendo sullo strappo finale l’australiano Michael Matthews (BikeExchange) con la maglia gialla Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) al terzo posto. L’abbuono conquistato dal campione di Komenda ha allungato leggermente la classifica generale, con lo sloveno che ha portato a 39″ il suo vantaggio sul danese Jonas Vingegard (Jumbo Visma) e il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) terzo a 1’14”.

In partenza si formava un terzetto all’attacco composto dall’italiano Mattia Cattaneo (Quick Step Alpha Vinyl), dall’inglese Alfred Wright (Bahrain Victorious) e dal belga Federic Frison (Lotto Soudal). La presenza tra gli attaccanti del corridore di Alzano, distanziato in classifica generale solo tre minuti dalla maglia gialla, limitava le possibilità di successo della fuga. Il trio veniva tenuto a bagno maria dal gruppo che non concedeva mai più di tanto spazio ai fuggitivi. Ai meno 50 cedeva Frison. Cattaneo e Wright, invece, continuavano imperterriti nella loro azione. A 8.000 metri dal traguardo era il bergamasco ad alzare bandiera bianca, con il gruppo incalzante a solo mezzo minuto. Wright era l’ultimo ad arrendersi a tre chilometri dall’arrivo. Sotto l’azione degli uomini UAE, desiderosi di guidare Pogacar al tris, si giungeva così all’epilogo. La maglia gialla partiva ai 300 metri, venendo saltato prima da Matthews e, poi, dal prorompente scatto di Van Aert che andava così a conquistare la tappa.

Domani va in scena il nono atto di questa edizione della Grande Boucle. Saranno 193 i chilometri da percorrere da Aigle, da dove si partirà dalla sede dell’UCI, a Chatel Les Portes du Soleil. Sarà un approccio morbido alle difficoltà alpine che attenderanno i corridori nelle giornate successive. Due i GPM, entrambi di prima categoria, che i ciclisti incontreranno nella parte finale della tappa: il Col del la Croix ai meno 70 ed il Pas de Morgins, quando mancheranno solo 25 chilometri al traguardo. In considerazione delle energie spese negli ultimi giorni e della imminenza del riposo, in programma lunedì, potrebbe essere la giornata buona per una fuga.

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