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Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano), raccontato in Io non mi arrendo

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Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano), raccontato in Io non mi arrendo

Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano) interpretato da Beppe Fiorello in Io non mi arrendo in onda oggi – 15 maggio 2021 – in replica su Rai 1? Roberto Mancini era un investigatore di polizia. È stato il primo ad indagare sui traffici dei rifiuti tossici che hanno avvelenato quel lembo di terra campana che va dal Garigliano fino al Vesuvio, conosciuta come Terra dei Fuochi.

S&D

Ad inizio anni 90 il poliziotto Roberto Mancini lavora su un mistero che non sembra importare a nessuno. Molti presunti imprenditori comprano terre senza valore per sotterrare spazzatura: un affare che vale milioni e milioni. Mancini si mette a lavoro insieme ad una squadra di colleghi. Da lì comincia un’indagine che dura anni e che porta Roberto a pagare con la propria vita: l’investigatore si ammala di cancro, proprio a causa della Terra dei Fuochi. Tumore che lo uccide nel 2014, a soli 53 anni, lasciando la moglie Monica e la figlia Alessia. Roberto si ammala perché, come consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti della Campania, ha portato avanti numerosi sopralluoghi in quelle zone, venendo a contatto con i rifiuti radioattivi.

Dopo la sua morte la famiglia ha chiesto allo Stato italiano un risarcimento, che è ammontato a soli cinquemila euro. Oggi la signora Mancini non vuole altri soldi, ma desidera solo che il lavoro di Roberto venga portato avanti.

“Roberto aveva scoperto e denunciato tutto questo, eppure non gli hanno dato retta – le parole di Beppe Fiorello su Roberto Mancini (Marco Giordano in Io non mi arrendo) -. Non conoscevo la sua storia, prima che me la proponesse il produttore: leggendo le prime pagine del soggetto mi sono arrabbiato, perché quest’uomo era sempre solo. Più dimostrava, più veniva emarginato. Nella sua carriera è stato addirittura degradato. Il suo dramma è paragonabile a quello dei giudici Falcone e Borsellino, i più famosi, ma anche a Peppino Impastato, Pippo Fava, Mauro De Mauro. Sono gli eroi civili, vittime della tragica storia di questo Paese: nessuno di loro è più con noi, li hanno fatti fuori tutti”.

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