Michele Morrone contro Luca Marinelli: “C’è chi si sente male per aver interpretato il Duce, ma si riprende dopo aver incassato milioni di euro”

Lo sfogo dell'attore dopo la sua intervista a "Belve"
Michele Morrone attacca ancora il “circoletto” del cinema italiano e attacca, pur senza nominarlo, Luca Marinelli. Dopo la sua intervista a Belve, in onda su Rai 2 nella prima serata di martedì 20 maggio, in cui aveva dichiarato “Bisogna essere un po’ sinistroidi, con le boiserie anche nel cu**o per essere riconosciuti come attori in Italia”, l’attore si è sfogato sui social. “Ciò che ho detto ieri sera al programma Belve è un pensiero che ho da tempo e, credetemi, non sono il solo. Non mi sento parte di un cinema, quello italiano che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei ‘diversi’ che se non hai studiato alla Silvio D’Amico o al centro sperimentale non sei nessuno, se non la pensi con il cuore a sinistra sei solo un fascista, se non usi scarpe Clark e non dai l’idea di essere trasandato, non sei un vero attore. Avete rotto il cazzo!”.
E ancora: “Pregiudizi di artisti che fanno i finti inclusivi democratici sinistroidi che dopo aver preso un cazzo di David si sentono dei scesi in terra e si concedono il lusso di fare della morale di Sinistra non perché ci tengono veramente al loro Paese, ma semplicemente perché fa figo fare l’attore impegnato nel sociale e nella politica. Tristi e finti poeti maledetti ubriachi Rimbaud e Baudelaire ma con lussuosi appartamenti e villini al mare (Rimbaud non c’aveva na lira). Siete più tristi delle vostre stesse idee”.
Poi l’affondo sul collega Luca Marinelli: “Gente che si sente male e ha sofferto per aver interpretato il ruolo del Duce ma che come per magia si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1.5 – 2 milioni di euro, patetici”. Il riferimento è alla serie M – Il figlio del secolo, in cui Luca Marinelli interpretava per l’appunto Benito Mussolini. Un ruolo che lo stesso attore aveva definito “sofferto” e “devastante dal punto di vista umano”.