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Home » Politica

M5S, in corso il voto su Rousseau sulla partecipazione alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria

Immagine di copertina
Di Maio e una pagina del sito della piattaforma Rousseau

Tutte le principali informazioni sulla consultazione online riservata agli iscritti al Movimento 5 Stelle

Voto M5S su Rousseau sulle Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria

Presentarsi o meno alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria del 26 gennaio 2020: i vertici del M5S hanno deciso di lasciare la decisione agli iscritti con un voto sulla piattaforma online Rousseau. Ad annunciare la consultazione è stato il Blog delle Stelle, sito di riferimento del Movimento. Il voto è previsto oggi, giovedì 21 novembre 2019, dalle ore 12,00 alle 20,00.

Voto M5S su Rousseau, l’annuncio del Blog delle Stelle: “Serve una pausa”

“Ci siamo confrontati. Abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento, e tutti – ha annunciato il blog M5S ieri, mercoledì 20 novembre – concordano che serva un momento di riflessione, di stand-by. Ma decidiamo insieme. È quindi il momento di chiederci se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali. Per questo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria”.

E ancora, “Partecipare alle elezioni richiede uno sforzo organizzativo, anche nazionale, e di concentrazione altissimo. Ciascuno di noi deve interrogarsi, con la massima responsabilità, sul contributo che sente di dare nei prossimi mesi, su dove sente più giusto che i suoi portavoce dirigano il proprio impegno. Deve chiedersi se pensa se siamo capaci, tutti insieme, in un grande lavoro di rete di condivisione e divisione degli incarichi, di essere utilmente presenti su diversi fronti. Qualsiasi cosa sceglieremo, la affronteremo come sempre con tutta la dedizione di cui siamo capaci”.

Di Maio: “Nessuna spaccatura, solo parola agli iscritti”

“Vogliamo fermarci e andare in stand by, come Movimento, per riorganizzarci oppure no? Lo decideranno gli iscritti. Non capisco perché ogni volta che il Movimento decide in rete, si parla di spaccatura. Ma oggi sono gli iscritti che si stanno esprimendo, è a loro che dobbiamo tutti noi che siamo qui a Roma”. Così il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio in una conferenza stampa al Senato.

Gli attivisti M5S di Emilia Romagna e Calabria vogliono partecipare alle elezioni

Il voto M5S su Rousseau sulla partecipazione o meno alle elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria ha creato delle divisioni interne. Gli attivisti delle due regioni interessate sono favorevoli alla presentazione delle liste.

“Tanti attivisti e portavoce dell’Emilia Romagna in questi mesi hanno manifestato la volontà che il M5S si presenti alle elezioni regionali in programma per il prossimo 26 gennaio 2020”, è il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del Movimento emiliano romagnolo. “Il Movimento sta attraversando una fase di cambiamento. Ma mandare i cittadini nelle istituzioni è nel suo Dna. Per questo vi invitiamo a votare No al quesito proposto su Rousseau per permettere la presentazione delle lista Movimento 5 Stelle alle prossime”.

Ma un messaggio analogo è stato postato anche sulla pagina Facebook del M5S Calabria: “Per dire ‘Sì’ al M5S in Calabria bisogna votare ‘No'”.

Anna Laura Orrico, deputata e sottosegretaria pentastellata calabrese al Ministero dei beni Culturati, sul suo profilo social ha scritto: “La Calabria ha bisogno di avere un rappresentante del Movimento 5 stelle all’interno del Consiglio regionale, così come avrebbe bisogno di avere un presidente e una giunta regionale a 5 Stelle, capaci di possedere una visione e avviare un concreto percorso di rinascita per quella che è da sempre considerata la Cenerentola d’Italia”.

E ancora: “Se dicessi di essere d’accordo con la decisione presa dal capo politico, e da chi oggi ricopre ruoli nel gruppo dirigente all’interno del Movimento, di ricorrere alla votazione su Rousseau per decidere del destino di due regioni profondamente diverse, mentirei”.

Perché si vota: la crisi del Movimento e il crollo in Umbria

Il voto M5S sulla piattaforma Rousseau arriva in un momento di estrema difficoltà per il Movimento, che, dopo la debacle delle Elezioni Europee dello scorso 26 maggio, quando è piombato al 17,1 per cento dei consensi, non è riuscito a recuperare la fiducia dell’elettorato, che lo aveva portato al dato record del 32,2 per cento alle Politiche di 15 mesi prima. La fine dell’esperienza di governo con la Lega, ad agosto, e la nascita dell’alleanza con il Pd non è servita per un rilancio, come dimostrato dai numerosi sondaggi sulle intenzioni di voto.

Le Regionali in Umbria del 27 ottobre, con i pentastellati sono precipitati sotto il 10 per cento, hanno confermato la profonda crisi e alimentato i timori per i successivi appuntamenti elettorali: le elezioni in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio, appunto. È iniziata quindi una valutazione sull’opportunità o meno di presentarsi alle urne, con la consapevolezza che una nuova sonora sconfitta può essere un colpo mortale per il partito. Di Maio, assediato dalla base, dai territori, e dalla tentazione di non candidare il Movimento, alla fine ha deciso di affidarsi alla piattaforma online ufficiale.

Tutte le news di TPI sul Movimento 5 Stelle

Nel post del blog delle Stelle che ha annunciato il voto online su Rousseau si parla anche di una trasformazione in atto nel M5S. “Se dieci anni fa abbiamo avuto la capacità di superare il modello partitico novecentesco e proporre una alternativa moderna ed efficiente, oggi siamo chiamati a superare noi stessi, la stessa forma che la nostra creatura ha assunto. Siamo in evoluzione continua e quello che faremo insieme è solo un altro passo avanti. Il Movimento cambierà ancora e tra dieci anni ci saranno nuove parole guerriere e nuovi contributi”.

Come e quando si vota

L’apertura del voto M5S sulla piattaforma Rousseau sulla partecipazione alle Elezioni Regionali di Emilia Romagna e Calabria è stato fissato per le ore 12,00 con chiusura alle ore 20,00. L’indirizzo web è Rousseau.movimento5stelle.it. Ad esprimersi sono tutti gli iscritto all’associazione Movimento 5 Stelle. Una volta connessi al sito bisogna inserire username e password per accedere. L’esito della votazione, di consueto, viene pubblicato sul Blog delle Stelle pochi minuti dopo la conclusione del voto.

Il quesito

Il voto su Rousseau prevede un “Sì” o un “No” sulla partecipazione del M5S alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria. In realtà il “Sì” porta alla pausa del Movimento e il “No” alla presentazione delle liste”.

Il quesito è: “Vuoi che il Movimento 5 Stelle osservi una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali ed evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia Romagna e Calabria?”. Il titolo del quesito è: “Pausa elettorale per la preparazione degli Stati Generali”.

Il disappunto nel M5S: “Voto umiliante”

Ai piani alti del M5S non tutti hanno gradito la scelta di Di Maio di affidarsi alla consultazione online. Il disappunto riguarda in particolare i deputati calabresi. In un duro post su Facebook il deputato Francesco Forciniti ha parlato di “umiliante votazione online”, indetta “con un preavviso a dir poco ridicolo”. E ha attaccato: “Se ci sarà impedito di partecipare alle prossime elezioni regionali calabresi si sarà consumato un subdolo gioco di palazzo per lasciare al Pd qualche possibilità in più di salvare le proprie poltrone emiliane, con l’illusione da parte di qualche stratega romano che questo possa rafforzare il governo giallorosso”.

“Evidentemente – ha continuato il parlamentare – l’esperienza del caso Diciotti e del rapporto con Salvini non ci ha ancora fatto capire che piegarsi alla volontà degli alleati di turno non rafforza in alcun modo il governo”.

Il voto precedente: il 3 settembre “Sì” al governo con il Pd

L’ultimo importante voto del M5S su Rousseau si è svolto il 3 settembre scorso, quando gli iscritti al Movimento sono stati chiamati a scegliere se dar vita a un nuovo governo con il Pd. Quel giorno il 79,3 per cento dei pentastellati ha detto “Sì” all’esecutivo con i Dem. Precisamente i “Sì” sono stati 63.146 e i “No” 16.488, pari al 20,7 per cento del totale (complessivamente al voto 79.634 persone su una base di 117.194 aventi diritto).

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