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    Salvini e la citofonata al Pilastro: “Da quando sono passato io non si spaccia più”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 4 Feb. 2020 alle 13:15 Aggiornato il 4 Feb. 2020 alle 13:18

    Salvini e la citofonata al Pilastro: “Sono passato io e non si spaccia più”

    Matteo Salvini torna sull’episodio della citofonata a casa di un 17enne, accusato dal leader della Lega di essere uno spacciatore, avvenuta al quartiere Pilastro di Bologna alla vigilia delle elezioni in Emilia-Romagna. E lo fa rivendicando il suo gesto, nel corso di una diretta sul suo profilo Facebook.

    “Mi hanno chiamato alcune mamme del Pilastro – ha dichiarato Salvini ai suoi follower – vi ricordate? Il quartiere dove sono successe tutte quelle polemiche. Bene, mi hanno detto grazie perché stranamente, dopo la nostra denuncia, sotto quei portici non ci sono più spacciatori”.

    “Mi è costato polemiche, minacce, denunce e insulti – ha continuato il segretario del Carroccio – ma se la mia presenza e il vostro coraggio hanno allontanato anche solo per qualche giorno o settimana gli spacciatori di morte da quei palazzi e da quei giardinetti, io sono contento”. “Se riesco a salvare qualche vita – ha concluso Salvini – e ad aiutare qualche mamma e qualche ragazzo, la mia giornata ha un senso”.

    Lo spunto per il nuovo video del leader della Lega è stato un fatto di cronaca avvenuto “vicino al Pilastro di Bologna”, dove i carabinieri hanno scoperto un dormitorio abusivo all’interno di un casolare che risultava essere la sede di un’associazione per immigrati.

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