Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Letta incontra Conte: i nodi sul tavolo dell’alleanza Pd-M5S, da Roma alla legge elettorale

Immagine di copertina

Letta incontra Conte: i nodi sul tavolo dell’alleanza Pd-M5S

Si è svolto presso la sede dell’Arel l’incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta e l’ex premier Giuseppe Conte. “Un confronto molto proficuo e molto utile” lo ha definito l’ex presidente del Consiglio che ha anche aggiunto: “Abbiamo parlato del piano vaccinale e della necessità di sostenere famiglie, imprese e lavoratori. Si apre un cantiere, dobbiamo lavorare per creare la giusta sinergia e nel nuovo M5S il Pd sarà sicuramente un interlocutore privilegiato”.

“Chi va da solo è meno efficace – ha detto ancora Conte – e, a partire dalle prossime amministrative c’è la volontà di confrontarci per trovare soluzioni più efficaci”.

I due, dunque, hanno parlato dell’alleanza tra i dem e il M5S, di cui Conte si prepara ad assumere la leadership dopo aver lavorato allo statuto e risolto il nodo Rousseau: la piattaforma è attualmente bloccata da Davide Casaleggio per il mancato pagamento della quota mensile da parte di alcuni esponenti. Tanto che secondo alcuni retroscena Conte sarebbe pronto a fare causa al presidente dell’Associazione.

Ma sul tavolo dell’incontro di oggi tra Letta e Conte resta l’alleanza tra Pd e M5S, che i due vorrebbero rafforzare all’interno di un campo largo di centro sinistra soprattutto in vista delle prossime elezioni, perché formando coalizioni sui territori avrebbero più forza elettorale per sconfiggere i partiti di destra. Eppure il patto per le amministrative, in programma in autunno, rischia di bloccarsi sul nascere e fermarsi a Roma: la candidatura di Virginia Raggi a un secondo mandato è per i grillini fuori discussione, ma proprio ieri l’ex segretario Nicola Zingaretti ha ribadito che sostenerla sarebbe impossibile per i dem. “Ho sempre considerato Raggi una minaccia per Roma”, ha affermato Zingaretti a Di Martedì.

Con queste premesse la partita per il controllo della capitale si annuncia a dir poco complicata per le due forze della ex maggioranza giallo-rossa. Il M5S di Conte sarebbe forse disponibile a considerare un candidato unitario solo nel caso in cui Letta faccia il nome di David Sassoli, attuale presidente del Parlamento Europeo, o proprio di Nicola Zingaretti, il quale ha però già escluso ogni disponibilità a lasciare la Pisana per il Campidoglio. Un altro nodo sul tavolo dell’incontro è rappresentato dalla riforma elettorale: se Letta, nel suo discorso di insediamento, ha parlato di una legge di stampo maggioritario, Conte punta su una riforma in senso proporzionale.

Nonostante i tanti punti controversi i due partiti e i loro principali esponenti, tra cui Luigi Di Maio, da giorni sembrano decisi a rafforzare l’asse strategico senza sacrificare l’autonomia parlamentare e riaffermando pari dignità. Conte vuole escludere ogni subalternità di una forza sull’altra: lo spauracchio che ha fatto scalpitare la minoranza del Pd che accusava Zingaretti di vedere la leadership dell’ex premier come unica possibilità di rilanciare l’intero partito.

Leggi anche: 1. Sondaggi politici elettorali oggi 24 marzo 2021: il 70% degli elettori pentastellati vuole Conte leader del M5S 2. Capigruppo Pd, manca ancora l’intesa. Marcucci: “Anche il segretario dovrebbe essere donna”
Ti potrebbe interessare
Politica / Yanis Varoufakis a TPI: “L’Europa è diventata un continente fallito, idiota e pericoloso”
Politica / Ferrara (M5S) a TPI: “Con Meloni è tornata l’austerity: un governo forte con i deboli e debolissimo con i poteri forti”
Politica / Elezioni Europee 2024, Isabella Parini (M5S): “Serve un’Europa che funzioni e che lavori per la pace. No al rigassificatore di Vado e Savona”
Ti potrebbe interessare
Politica / Yanis Varoufakis a TPI: “L’Europa è diventata un continente fallito, idiota e pericoloso”
Politica / Ferrara (M5S) a TPI: “Con Meloni è tornata l’austerity: un governo forte con i deboli e debolissimo con i poteri forti”
Politica / Elezioni Europee 2024, Isabella Parini (M5S): “Serve un’Europa che funzioni e che lavori per la pace. No al rigassificatore di Vado e Savona”
Politica / Troppe donne candidate: lista esclusa dalle elezioni comunali di Bari
Politica / FdI e Pd presentano insieme una proposta di legge per proteggere i minori dai social
Politica / Meloni alla convention di Vox: “Con noi l’Europa può cambiare identità”. Le Pen: “Con la premier ci sono punti in comune”
Politica / Tajani: “Non confondiamo la teoria gender con i diritti”
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Opinioni / “Vota Giorgia”, ovvero come i politici hanno perso il cognome
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”