Elon Musk ha coinvolto alcuni influencer e pagine social in Europa per “costruire un sistema d’informazione decentralizzato”. A partire dall’Italia

“Al centro di questo nuovo modello devono esserci le persone, non i cosiddetti professionisti dell'informazione", spiega Massimiliano Zossolo, fondatore di Welcome to Favelas, una delle realtà contattate dai rappresentanti dell'uomo più ricco del mondo
“Nei giorni scorsi, alcuni rappresentanti europei di Elon Musk hanno avuto un incontro con gli amministratori di realtà social legate al mondo dell’informazione indipendente, tra cui, per l’Italia, Welcome to Favelas”. L’annuncio arriva proprio dalla nota pagina Instagram, che pubblica contenuti di denuncia di situazioni di degrado e conta oltre un milione di follower, amministrata dal fondatore Massimiliano Zossolo, che sul suo profilo personale Instagram, fornisce qualche dettaglio in più, quantomeno sulle finalità dell’operazione.
“Ora è il momento di costruire un sistema d’informazione decentralizzato, non più monopolio dei vecchi e inaffidabili media tradizionali”, ha spiegato il fondatore di Welcome to Favelas. “Al centro di questo nuovo modello devono esserci le persone, non i cosiddetti ‘professionisti dell’informazione’. È fondamentale contrastare la diffusione delle fake news, anche quando queste provengono da fonti governative, garantendo un dibattito sano e la libertà d’espressione per tutti per limitare la crescente polarizzazione”, continua Zossolo, che chiude con la citazione di una canzone di Vasco Rossi: “E si girano gli eserciti e spariscono gli eroi? Se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi?”.
Nessun commento finora da Musk né dal suo entourage e non trapelano altre informazioni nemmeno dai presenti all’incontro. “Al momento, le parti hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma l’incontro è stato giudicato dai partecipanti come necessario e molto stimolante”, conclude il post di Welcome to Favelas, che chiude con l’hashtag: #youarethemedianow (letteralmente: “Ora siete voi i media/l’informazione”) e allega un’immagine di Musk che saluta (romanamente?).
Nemmeno Zossolo intende commentare oltre. “Mi stanno scrivendo molti tra giornalisti, podcaster e via dicendo per avere maggiori informazioni sulla notizia uscita oggi”, ha scritto sul suo profilo Instagram personale. “Al momento non c’è nulla di interessante da aggiungere oltre a quello che ho già scritto, quando e se ci saranno ulteriori sviluppi (speriamo) lo comunicherò sui miei canali”.
Il fondatore di Welcome to Favelas replica però alle critiche ricevute dopo aver divulgato la notizia dell’incontro con un un rappresentante di Musk, negando ogni presunto intento “eversivo” dell’iniziativa. “Giuro che vorrei rispondere alle critiche che mi arrivano ma non c’è uno che riesce a mettere due parole in fila di senso compiuto”, scrive sempre sul suo profilo personale. “Mi accusano delle cose più assurde, di voler disgregare l’Europa (?) di essere Putiniano (sempre stato contro l’invasione russa e contro Putin), di sostenere il partito Afd in Germania (mai cacato in vita mia), per non parlare di centinaia e centinaia di minacce di morte che ricevo da ieri solo per aver parlato con uno che ha parlato con Elon Musk”, ha continuato Zossolo. “Qualcuno è arrivato a dire che sono pagato dalla Cia: questi mi hanno scambiato per Pinochet. Ma veramente in Italia siamo arrivati a questo?”.
Ma la convocazione di influencer e content creator europei da parte dell’uomo più ricco del mondo, principale alleato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che gli ha anche affidato un nuovo dipartimento dell’amministrazione Usa rappresenta una novità non da poco per il panorama dell’informazione e per l’impegno politico di Elon Musk, che da tempo aveva lanciato sulla sua piattaforma X lo slogan “You are the media now”. La scelta di profili molto seguiti, unita al rilancio dei loro post dal suo account seguito da oltre 214 milioni di persone in tutto il mondo, può infatti creare una rete capace di raggiungere un pubblico vastissimo, senza alcuna intermediazione da parte di professionisti che dovrebbero verificare le notizie e che hanno una responsabiltà dal punto di vista deontologico e legale verso i propri lettori. Quanto può essere “indipendente” un network simile in mano all’uomo più ricco e sicuramente tra i più potenti del mondo?