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Governo Draghi, la ministra della Giustizia è Marta Cartabia

Immagine di copertina
Marta Cartabia

Governo Draghi, il ministro della Giustizia è Marta Cartabia

Marta Cartabia è il nuovo ministro della Giustizia del governo Draghi: il nome è stato appena ufficializzato dal Quirinale dopo che il premier incaricato è salito al Colle per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri al Capo dello Stato.

S&D

Chi è Marta Cartabia : la biografia

Oggi il premier incaricato Mario Draghi è salito al Quirinale per sciogliere la riserva e dare vita al suo nuovo governo, presentando la lista dei ministri al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella squadra di governo figura anche Marta Cartabia, nominata nuovo ministro della Giustizia.

Ex presidente della Consulta, prima donna a ricoprire tale ruolo, Marta Cartabia nasce a San Giorgio su Legnano, una cittadina in provincia di Milano, il 14 maggio del 1963. Dopo la laurea con lode in giurisprudenza e il dottorato di ricerca in legge, si specializza sui temi della giustizia costituzionale comparata.

Docente ordinaria all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha incarichi di direzione in numerose riviste di settore nazionali e internazionali ed è una delle fondatrici di Italian Journal of Public Law la prima rivista giuridica italiana interamente in inglese.

Nel 2011 l’allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, la nomina giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana, mentre nel 2014 viene nominata vicepresidente della Corte costituzionale, ruolo che le viene riconfermato sia nel 2016 che nel 2018.

L’11 dicembre 2019 viene nominata all’unanimità, con 14 voti a favore e una scheda bianca, quella della stessa Cartabia, presidente della Consulta, ruolo che ricopre fino al 13 settembre 2020. Qui la sua biografia sul sito della Corte Costituzionale.

Leggi anche: 1. Da Dell’Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo (di A. Di Battista) /2. Torna a casa Lassie, torna a casa Renzi: ecco su cosa si combatterà la sfida del prossimo anno nel Pd / 3. Nadia Urbinati a TPI: “La reputazione di Draghi è un passaporto, ma in Parlamento non basterà”

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