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Home » Politica

Ammutinamento in Forza Italia: 12 deputati abbandonano Berlusconi e vanno nel nuovo partito di Toti e Brugnaro

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Forza Italia perde i pezzi: 12 deputati lasciano il partito di Berlusconi

Mentre Silvio Berlusconi è nella sua villa di Arcore, dove sta affrontando i suoi problemi di salute, Forza Italia è sempre più in difficoltà: il partito del Cavaliere, infatti, perde 12 deputati, i quali sono passati a Coraggio Italia, il neonato movimento fondato dal governatore ligure, Giovanni Toti, e dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

Il partito di Toti e Brugnaro, infatti, alla Camera dovrebbe contare su almeno 24 deputati, la cui metà proviene proprio dalle file berlusconiane.

Tra questi anche molti volti noti, dai fedelissimi Marco Marin e Michaela Biancofiore, a Maurizio D’Ettore, Matteo Dall’Osso, Stefano Mugnai, Elisabetta Ripani, Cosimo Sibilia, Raffaele Baratto, Simona Vietina, solo per citarne alcuni.

I dodici deputati forzisti vanno ad aggiungersi ad altri 6 parlamentari, tra cui Mariarosaria Rossi, che erano già passati al Misto nei mesi scorsi, ma che erano stati comune eletti con Forza Italia.

Secondo indiscrezioni, lo stesso Berlusconi, irritato sia con Toti che con Brugnaro dai quali si sente tradito, avrebbe tentato fino all’ultimo di convincere i transfughi a restare in Forza Italia soprattutto ora che il partito fa parte della maggioranza che sostiene il governo Draghi.

“Ma chi abbandona il partito non è mai andato da nessuna parte – rivela uno dei big di Forza Italia – È Berlusconi ad avere in dote l’8% dei consensi, dobbiamo puntare a recuperare quei voti che non vanno a Salvini e a Meloni, non a pensare a chi va via”.

Sta di fatto che l’insofferenza all’interno di Forza Italia è palpabile e la fuga dei deputati, unita alle precarie condizioni di salute del leader azzurro, potrebbero dare il via alla disintegrazione del partito.

Non a caso sarebbe già iniziata un’operazione di persuasione nei confronti di Mara Carfagna affinché abbandoni Forza Italia per fondare un movimento analogo a quello di Toti e Brugnaro con cui poi federarsi.

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