Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Perdonaci Liliana: non bastavano i lager, con la scorta ti è stata inflitta un’ulteriore pena

Immagine di copertina
Liliana Segre

La notizia della scorta assegnata a Liliana Segre deve dovrebbe far indignare ogni cittadino italiano. La senatrice a vita, da oggi, vedrà la sua giornata scandita dai ritmi della tutela di uomini delle forze dell’ordine che dovranno accompagnarla in ogni attività della giornata.

La tutela è scattata a seguito delle minacce che la senatrice ha ricevuto in questi giorni sui social. Chi sminuisce la portata di tali fenomeni forse non ha chiaro che un messaggio privato o un commento sui social hanno la stessa portata di una lettera di una brigata di terroristi degli anni ‘70, di un proiettile consegnato a casa, di una minaccia per la strada.

Sono cambiati gli strumenti, sono cambiati gli obiettivi, ma odio, intolleranza e violenza rappresentano comportamenti ancora presenti nel nostro Paese e nella nostra comunità.

Non è bastata l’umiliazione del mancato applauso di alcune forze politiche, che un tempo si sarebbero definite di centro-destra, ma che oggi possiamo semplicemente associare alla fazione del nuovo populismo razzista.

Quello che in Parlamento è rappresentato da chi non applaude Liliana Segre, e nella società, da chi discrimina il piccolo calciatore perché nero, la coppia che si bacia perché omosessuale, il collega di lavoro perché disabile.

John Locke, Voltaire, e decine di altri pensatori e filosofi avevano avvertito della necessità di coltivare il valore della tolleranza e della non-discriminazione. La storia stessa, ci aveva dato migliaia di spunti per comprendere quante morti, ingiustizie e sofferenze possa infliggere un comportamento discriminatorio, ma niente, niente è stato di lezione.

Perdonaci Liliana perché dopo averti inflitto le più atroci sofferenze durante la deportazione nei lager nazisti, dopo aver calpestato la dignità di milioni di persone accettando passivamente e attivamente, il nazi-fascismo, il popolo italiano ti sta infliggendo un’ulteriore ed ingiusta pena: la privazione della tua libertà e della sicurezza.

Liliana Segre, la dura lettera del figlio Alberto: “Non vi meritate mia madre”
Nuova Commissione Segre anti razzismo, comunità ebraiche a TPI: “Astensione destra lascia sgomenti”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Il marito dell’influencer Siu: “Il sangue zampillava. Non sono stato io, si è ferita da sola”
Cronaca / Allenatore piazza telecamera nascosta nello spogliatoio delle sue giocatrici: squalificato per 6 anni
Cronaca / Il Papa riconosce un miracolo attribuito a Carlo Acutis: il “patrono di Internet” sarà santo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Il marito dell’influencer Siu: “Il sangue zampillava. Non sono stato io, si è ferita da sola”
Cronaca / Allenatore piazza telecamera nascosta nello spogliatoio delle sue giocatrici: squalificato per 6 anni
Cronaca / Il Papa riconosce un miracolo attribuito a Carlo Acutis: il “patrono di Internet” sarà santo
Cronaca / “Offende l’Islam”: due studenti musulmani esentati dallo studio di Dante a Treviso. Il ministro Valditara: “Inammissibile”
Cronaca / Processo Salis, caos in aula: il giudice rivela l’indirizzo dove l’italiana sta scontando i domiciliari
Cronaca / Morto Franco Anelli, rettore dell'Università Cattolica di Milano
Cronaca / Testamento “colombiano” di Silvio Berlusconi: Di Nunzio arrestato per falso
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Non c’è Pace Senza Giustizia celebra i primi 30 anni festeggiando le conquiste e fissando gli obiettivi del futuro
Cronaca / L’ennesimo mistero su Emanuela Orlandi: “La sua agenda presa dai servizi segreti e consegnata alla polizia un mese dopo”