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Cosa è successo il 29 settembre nel mondo

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Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Stati Uniti: un treno carico di pendolari è deragliato nella stazione di Hoboken, in New Jersey. L’incidente è accaduto intorno alle nove del mattino (le 14 in Italia), durante l’ora di punta del mattino di giovedì 29 settembre. Almeno tre persone sono morte, mentre altre cento sono rimaste ferite, di cui molte in modo serio. Lo hanno reso noto le autorità locali.

S&D

— Sudan: il governo sudanese è stato accusato di aver usato armi chimiche in Darfur. Secondo Amnesty International almeno 200 persone, tra cui numerosi bambini, sono stati uccisi dallo scorso gennaio con armi chimiche. Quelli che sono stati colpiti dal “fumo velenoso”, vomitano sangue, respirano a fatica e la loro pelle si stacca. Da 13 anni il governo sudanese e i ribelli combattono in Darfur. Secondo quanto riferisce il direttore dell’unità di crisi di Amnesty, Tirana Hassan, non è cambiato nulla in tutti questi anni di conflitto e la situazione non accenna a migliorare. Un’indagine di otto mesi condotta dall’organizzazione ha rivelato l’uso di pratiche come stupri di massa, omicidi e bombardamenti nella regione di Jebel Marra, una remota area del Darfur. 

— India: l’esercito indiano ha annunciato oggi un’operazione militare contro dei ribelli in Kashmir, la regione al confine con il Pakistan, contesa tra le due nazioni. Obiettivo dell’operazione è prevenire attacchi da parte degli indipendentisti provenienti dal Pakistan, come quello avvenuto domenica 18 settembre nella base militare indiana in cui sono morti 17 soldati. “Troppe vittime sono state causate da questi terroristi e da coloro che li supportano”, ha commentato l’esercito indiano, alludendo al Pakistan, accusato di fornire rifugio e supporto ai miliziani. Il Pakistan ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha accusato l’esercito indiano di avere ucciso due soldati pakistani che stavano pattugliando il confine che divide la regione contestata.

— Filippine: il presidente filippino Rodrigo Duterte ha annunciato che porrà fine alle esercitazioni militari congiunte tra il suo paese e gli Stati Uniti, alleati di lunga data. Le esercitazioni previste per la prossima settimana saranno le ultime del genere e saranno effettuate solo per “non mettere in imbarazzo il nostro ministro della Difesa”, ha detto Duterte. Il presidente ha aggiunto che l’alleanza militare con Washington non sarà interrotta a causa del Trattato di Difesa stipulato nel 1951. Duterte ha reso noto inoltre di voler stabilire una nuova alleanza commerciale con la Cina e con la Russia. I rapporti con gli Stati Uniti si sono fatti tesi tra i due paesi da quando è salito al potere Duterte, che si definisce socialista e che vuole tracciare una nuova politica estera non dipendente da Washington.

— Arabia Saudita: l’Opec ha raggiunto un accordo per limitare la produzione di greggio a 32,5 milioni di barili al giorno dai livelli attuali di 33,2 milioni di barili. La decisione è stata presa mercoledì 28 settembre al termine del vertice informale tenuto ad Algeri, dove i paesi produttori si sono confrontati alla ricerca di un’intesa che accontentasse le due nazioni rivali del cartello, Iran e Arabia Saudita. La notizia ha immediatamente fatto volare le quotazioni del petrolio che in pochi minuti hanno guadagnato oltre il 6 per cento, tornando sopra quota 48 dollari al barile.

— Colombia: i ribelli marxisti dell’Eln hanno annunciato che sono pronti ad avviare le trattative per raggiungere un accordo di pace con il governo colombiano. L’annuncio dell’Eln è arrivato due giorni dopo la storica pace firmata dal governo di centro destra della Colombia e i miliziani comunisti delle Farc, mettendo fine a un conflitto negli ultimi cinquant’anni ha ucciso oltre 220mila persone e portato la nazione sudamericana sull’orlo del collasso.

— Stati Uniti: l’azienda di telefonia Blackberry, un tempo molto popolare tra i professionisti, si è ritrovata schiacciata dalla concorrenza di Apple e Google e ha deciso di abbandonare il mercato. John Chen, amministratore delegato e presidente esecutivo di Blackberry, ha dichiarato: “La società prevede di terminare del tutto lo sviluppo di hardware e darà in outsourcing ai nostri partner questo compito. Ci stiamo concentrando sullo sviluppo del software, comprese la sicurezza e le applicazioni”.

— Australia: per il secondo giorno consecutivo nel sud del paese si è abbattuta una fortissima tempesta che ha provocato prolungati black out in vaste aree e svariati danni alle infrastrutture. Nelle ultime ore sono stati registrati circa 80mila fulmini che hanno danneggiato gli impianti di energia, mentre i venti fortissimi hanno rovesciato più di 20 torri di trasmissione. L’energia elettrica è stata ripristinata nell’area di Adelaide alle 03:00 ora locale ma molte aree rurali remote rimangono tagliati fuori.

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