Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Salvini vuole riaprire le “case chiuse”: ecco la proposta della Lega

Immagine di copertina

Un anno fa Matteo Salvini dichiarò pubblicamente, ovviamente sui social (come si vede nella foto), il suo obiettivo per contrastare la prostituzione: regolamentarla e tassarla “come nei Paesi civili”. E, soprattutto, “riaprendo le case chiuse”.

Ora la proposta sta diventando sempre più concreta. La Lega punta infatti alla “liberalizzazione” per – primo punto – “combattere l’esercizio della professione secondo le modalità vigenti”, quindi vietando per legge “la pratica nei luoghi pubblici”.

Quindi – secondo punto – regolamentare il fenomeno con l’obiettivo, neanche tanto nascosto, di garantire importanti introiti alle casse dello Stato.

A tracciare il quadro della proposta del Carroccio è il senatore Gianfranco Rufa, segretario nella Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, che parlando con l’Adnkronos è entrato nei particolari della proposta di legge, definita “un gesto di civiltà nei confronti delle prostitute che si trovano per strada” e, soprattutto, “per il decoro e l’immagine delle strade stesse”.

Ovviamente il fulcro della proposta leghista è quella di tassare i redditi derivanti da questa attività e di rendere “illegale” la prostituzione per strada.

> Perché le case chiuse si chiamavano così?

Ma come funzionerebbero le “case chiuse” volute dalla Lega e messe al bando dalla famosa legge Merlin, entrata in vigore nel 1958 e che aveva come titolo: “Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui”?

Tutto sarebbe gestito grazie a un registro il cui obiettivo è “garantire tanto i clienti che coloro che, in questo modo, svolgerebbero la professione in maniera sicura, secondo le norme”.

In particolare il testo prevede che “chiunque eserciti la prostituzione è tenuto a sottoporsi ad accertamenti sanitari ogni sei mesi” e “a esibire, su richiesta dell’autorità sanitaria o di polizia, l’ultima certificazione ottenuta”.

Ora la palla passa al Movimento 5 stelle: dipenderà dalla forza politica guidata da Luigi Di Maio decidere se dare seguito alla proposta dell’alleato di governo o se lasciarla solo su carta.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI