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Home » Esteri

Cosa succederebbe se tutti diventassimo vegetariani?

Immagine di copertina

Il canale YouTube AsapScience ha cercato di immaginare con un video cosa accadrebbe se improvvisamente tutto il mondo scegliesse di non mangiare più carne

In Italia è recentemente tornato alla ribalta in modo piuttosto
insistente il dibattito tra le ragioni di chi, vegetariano o vegano, sceglie di
non mangiare carne, e chi invece difende il diritto a cibarsi di prodotti
animali.

S&D

Ma se improvvisamente si realizzasse lo scenario auspicato da
molti vegetariani, e tutto il mondo scegliesse di non mangiare più carne? Lo ha
immaginato il team responsabile di AsapScience, un canale YouTube dedicato a
divulgare la scienza in modo comprensibile a tutti.

Attraverso un nuovo video animato, viene spiegato che al
momento la percentuale di vegetariani è piuttosto variabile nel mondo, con
numeri tra il 4 e il 5 per cento degli Stati Uniti e il 30
per cento dell’India.

Gli animali necessari a sfamare quelli che non scelgono di
eliminare la carne raggiungono invece indicativamente queste cifre: circa venti
miliardi di polli, 1.5 miliardi di bovini, più di un miliardo di ovini e poco
meno di un miliardo di suini.

Senza alcuna domanda di carne, la maggior parte di questi
animali allevati in tutto il mondo scomparirebbero, lasciando ipoteticamente
liberi i circa 33 milioni di chilometri quadrati oggi usati come terreni da
pascolo: un territorio equivalente alla superficie dell’Africa, che potrebbe diventare desertico o, nel migliore dei casi, restare florido a livello di vegetazione.

La produzione naturale di metano da parte dei bovini
rappresenta, insieme alla crescente deforestazione (che riduce la produzione di
ossigeno da parte dei vegetali), circa il 15 per cento dei gas serra nocivi per
l’ambiente, ovvero più dell’inquinamento prodotto da aerei, treni e automobili
di tutto il mondo.

Nel caso di un mondo abitato esclusivamente da vegetariani,
poi, verrebbe enormemente diminuito anche il consumo d’acqua, considerando che
circa il 70 per cento del liquido in questione viene utilizzato per scopi
agricoli: a titolo di esempio, per ottenere un chilo di carne è necessario il
dispendio di 15mila litri d’acqua (a fronte di trecento litri per gli ortaggi).

Anche al di fuori dell’ambito alimentare, sparirebbe la
produzione di pelle nella moda, così come l’attuale industria cosmetica, che fa
attualmente uso di molti grassi animali. Nel video si fa inoltre presente che l’allevamento
di bestiame dà oggi lavoro a circa un miliardo di persone nel mondo, che potrebbero riconvertirsi ad altre colture oppure vedere le proprie competenze diventare obsolete.

In ogni caso, al di là di questo scenario ipotetico, l’andamento globale non sembra andare in questa direzione, visto che paesi come l’India e la Cina, con il migliorare delle condizioni economiche, aumentano sempre più il loro consumo di carne.

Questo il video di AsapScience:

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