Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il governo ribelle di Tripoli lascia il potere all’esecutivo di unità nazionale appoggiato dall’Onu

Immagine di copertina

Il premier Fayez al Sarraj è adesso più forte. Ma il parlamento rivale di Tobruk si rifiuta di riconoscerlo e resta la minaccia dello Stato islamico a Sirte

Il governo di Tripoli si arrende e lascia il potere all’esecutivo di unità nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite guidato da Fayez Sarraj. Settanta deputati del Congresso di Tripoli martedì 5 aprile hanno dichiarato il loro appoggio a Sarraj e lo scioglimento del parlamento.

A meno da una settimana dall’arrivo del governo di unità nazionale nella capitale della Libia, questo rappresenta un passo avanti nei tentativi dell’Onu di dare alla nazione un unico governo stabile che possa risolvere la caotica situazione dopo anni di lotte tra le varie fazioni uscite dalla guerra civile contro Muammar Gheddafi nel 2011.

Resta tuttavia il nodo Tobruk. Il governo parallelo appoggiato dai militari nell’est della Libia, infatti, ha respinto le sanzioni dell’Onu contro Anguila Saleh, il presidente dell’Assemblea che ancora si rifiuta di riconoscere l’esecutivo Sarraj.

Ansar al Sharia, il gruppo jihadista attivo nell’est della Libia, ha pubblicato un manifesto nel quale definisce il premier designato Fayez al Sarraj “il nuovo Karzai della Libia”, in riferimento al presidente afghano, e rivendica due attacchi a Bengasi contro le forze filo-governative.

Le potenze occidentali si affidano al governo di unità nazionale nel tentativo di contrastare la minaccia dello Stato islamico, che controlla ampie zone della Libia intorno a Sirte, arrestare il flusso di migranti nel Mediterraneo e risollevare le disastrate finanze della nazione ripristinando la produzione di petrolio.

Nel comunicato dell’esecutivo “ribelle” di Al Ghwell annunciava di “cessare le proprie funzioni esecutive, ministeriali e presidenziali per mettere fine allo spargimento di sangue e alla divisione del paese”.

I membri del governo di unità nazionale sono arrivati mercoledì 30 marzo a Tripoli via nave dalla Tunisia perché il governo di Salvezza Nazionale aveva chiuso lo spazio aereo intorno alla capitale libica.

Il governo di Salvezza Nazionale si era installato a Tripoli dopo la vittoria di una coalizione di gruppi armati vicini ai Fratelli Musulmani nella battaglia per il controllo della capitale e aveva istituito un nuovo parlamento chiamato Congresso nazionale.

Il parlamento e il governo rivali, appoggiato dai militari e riconosciuto come legittimo dalla comunità internazionale si era ritirato nell’est della Libia a Tobruk.

L’esecutivo presieduto da Serraj è nato nel dicembre del 2015 al termine di una lunga trattativa tra i rappresentanti dei due governi promossa dalle Nazioni Unite.

Le frange più estreme lo hanno denunciato come illegittimo e “illegale”, ma ha la protezione militare di importanti brigate nella capitale e l’appoggio della banca centrale e dell’Ente petrolifero per tentare di risollevare l’economia della nazione. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti dal 7 ottobre. Sorge una tendopoli a Khan Younis in vista dell'attacco a Rafah. Libano, Idf: "Colpiti diversi obiettivi di Hezbollah". Iran: "Sanzioni Ue deplorevoli. L'attacco a Israele è stata legittima difesa"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti dal 7 ottobre. Sorge una tendopoli a Khan Younis in vista dell'attacco a Rafah. Libano, Idf: "Colpiti diversi obiettivi di Hezbollah". Iran: "Sanzioni Ue deplorevoli. L'attacco a Israele è stata legittima difesa"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi