L’eccentrica comunità degli uomini-cane
Esiste una sottocultura britannica nata negli ambienti del sadomasochismo omosessuale secondo cui alcuni uomini si mascherano e si comportano come cani
Il documentario intitolato Secret Life of the Human Pups ha come protagonisti i membri diuna comunità molto particolare.
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Al centro dell’indagine del programma c’è lasottocultura britannica degli uomini che vivono come cani, una tendenza natanegli ambienti del sadomasochismo omosessuale che negli ultimi 15 anni ha avutouna certa diffusione, tanto che si pensa vi siano coinvolte 10mila persone.
I membri di questa comunità hanno l’abitudine di vestirsi concostumi integrali che li fanno assomigliare a cani e apprezzano essereaccarezzati a pancia in su, raccogliere giocattoli con la bocca e mangiare daciotole sul pavimento, e addirittura fingere di orinare sui lampioni perstrada.
Secondo quanto dichiara Tom, uno di questi uomini-cane,scegliere di trasformarsi in un animale significa tornare a uno stadioprimordiale e più libero: “Non devi preoccuparti dei soldi, del cibo o dellavoro. Ti godi semplicemente la compagnia di una persona”, riferendosialla persona che invece gioca il ruolo più ordinario del padrone.
Vivere come cani è in realtà spesso solo una “seconda vita”:per molti, è un gioco da fare nel tempo libero per liberarsi dalle frustrazionidella propria vita da persone comuni. David, per esempio, è uno scrittore chelavora nel mondo accademico, e per lui trasformarsi in un cucciolo di cane èuna fuga dal mondo analitico: “Si tratta di qualcosa di totalmente nonverbale, pre-razionale, pre-cosciente. Si tratta di uno spazio emotivoistintivo. Ma poi c’è altro nella mia vita: sono anche vegetariano, suono ilpianoforte, coltivo pomodori… Posso stare anche mesi senza giocare a fare ilcane”.
La pratica è solitamente connotata sessualmente e relativaagli ambienti omosessuali, ma come rivela un uomo-cane, “La gente arriva automaticamentealla conclusione che si tratti di costumi che indossiamo per avere rapportisessuali. Mi sono state rivolte domande terrificanti, come se mi piacesse fare sessocon i cani. Ma naturalmente non ha niente a vedere con tutto questo, e non èsempre qualcosa di sessuale. I membri del mio branco passano un sacco di tempoinsieme a casa, semplicemente facendo i cani. Siamo nove, e il mio compagno èil nostro padrone. C’è un grande senso di famiglia e di appartenenza; siamo lìper prenderci cura l’uno dell’altro”.
Qui un trailer del documentario:
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